L'intervento del Sindaco Brugnaro: si guarda già al "dopo epidemia".
Si era deciso di non fare nessuna ordinanza per non creare confusione su confusione. Oggi, il Sindaco ha deciso di raccontare cosa è stato fatto durante l'emergenza Covid.
Non è semplice rendere operative determinate decisioni che non prevedono un preciso modus operandi: è stato necessario lavorare in maniera continuativa, costante e attenta. Adesso, il Sindaco Luigi Brugnaro racconta quanto fatto nelle scorse settimane.
Bravi i cittadini, chiusi in casa da diverse settimane
"Siamo gente di sport e sappiamo stare in squadra": così ha iniziato il Sindaco Luigi Brugnaro la conferenza stampa di oggi. Il primo cittadino ha ringraziato per primi i residenti che hanno rispettato le ordinanze e i dipendenti che continuano con il loro lavoro. La decisione dell'amministrazione di restare dietro le quinte è stata fatta per fornire alla città i servizi essenziali: oltre 1500 lavoratori continuano con il loro operato in smartworking, altri invece svolgono normalmente le loro attività. Tra loro, anche i dipendenti delle partecipate. Un esempio? I dipendenti che si occupano di pulire i mezzi della nettezza urbana che lavorano a ritmi rallentati ma costanti. Con Veritas erano già iniziate delle operazioni di pulizia speciale: non solo a Venezia, ma anche a Chirignago, Mestre, Favaro e tutta la provincia.
Un ringraziamento speciale va alla grande disponibilità e generosità delle Forze dell'Ordine. Le norme sugli spostamenti continuano a cambiare, per cui anche il Comune deve cambiare le procedure e raccontarle ai cittadini, dopo averle comprese dal Governo.
Siamo dei soldati in trincea e stiamo rispondendo al nostro compito
E' il tempo di raccontare quello che sta succedendo: con il decreto di domenica si è messa a casa una fetta importante di italiani che continuavano a mandare avanti le fabbriche. Una scelta dolorosa ma necessaria e supportata dal Comune di Venezia. Da oggi, inizia una comunicazione quotidiana con il cittadino, così da poter dare risposte dirette e veloci sui temi del momento: non solo gli spostamenti e gli approvvigionamenti, ma anche il dopo, cioè il lavoro e i sussidi offerti.
Cosa è stato fatto
Già il 24 Febbraio si era iniziato ad igienizzare la città: ci si era attrezzati realizzando del fluido igienizzante nelle farmacie comunali, dato che i prodotti industriali erano andati esauriti. Era necessario continuare con i servizi al pubblico ma ogni giorno era più difficile gestire tutto. Tramite sanificatori, acquistati in velocità a gennaio, è stata ripulita da cima a fondo tutta la città, così da offrire ai cittadini il massimo della sicurezza. Si continua ad igienizzare gli spazi tutti i giorni, specie nei luoghi di traffico (come le fermate dei vaporetti o dei bus) a pulire: c'è cassa a sufficienza per continuare con le varie operazioni ma è stato necessario ottimizzare i fondi e rivedere la cassa comunale.
I servizi per le categorie più fragili
Alcuni bisogni, ovviamente, non possono essere messi in pausa. Alimentazione, igiene, cure speciali andavano garantite: questo mese di silenzio è servito, a detta del Sindaco, per attivare una rete di assistenza per oltre 1000 anziani che ogni giorno ricevono l'aiuto di operatori socio sanitari che vanno a lavorare e svolgere attività complesse ma estremamente importanti.
Nelle case di riposo ci sono ben 1600 ospiti: è necessario garantire anche a loro la sicurezza di essere al riparo da situazioni di rischio, mantenendo la comunicazione con i familiari che non possono andare a trovarli ma possono contattarli con video chiamate da remoto.
Le proposte per la città metropolitana di Venezia
Da solo, il comune non può essere un ente assistenziale ma ha bisogno dello Stato. Le risorse devono arrivare: c'è stato un forte ritardo tra provvedimenti economici e medici ma adesso serve concretezza per rispondere alle linee guida dettate dai decreti emessi. Non basta dire che ci sono 25 miliardi ma serve che si mettano in circolo per dare liquidità ai cittadini e far ripartire la complessa macchina finanziaria. Il problema è che per coprire le necessità dei veneziani servono non i 5 miliardi promessi ma almeno il doppio, così da coprire le 9 settimane di emergenza: verrà quindi avanzata una proposta al Governo per tutelare i lavoratori che si sono trovati senza reddito e in cassa integrazione. L'Europa stessa deve intervenire e dare liquidità all'Italia.
"Non ho paura: usciremo più forti di prima." ha detto il Sindaco Luigi Brugnaro. Attendiamo ulteriori sviluppi.