La richiesta

Grandi navi, la Lega: "Fuori da Giudecca ma approdi a Marghera, tuteliamo i 20mila lavoratori del porto"

Il Consigliere Alex Bazzaro chiede che si liberi in tempi rapidi il canale della Giudecca e il bacino San Marco, rilanciando il porto di Marghera in chiave sostenibile per non mettere a rischio 20mila posti di lavoro.

Grandi navi, la Lega: "Fuori da Giudecca ma approdi a Marghera, tuteliamo i 20mila lavoratori del porto"
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Grandi navi fuori dal canale della Giudecca. Una decisione quella del Governo che ha incassato il plauso degli ambientalisti, da anni impegnati per portare fuori i colossi del mare dalla fragile Venezia. Ma chi teme per il proprio futuro sono i lavoratori del settore: la Lega in Consiglio comunale ha acceso i riflettori proprio su questa tematica promuovendo la cosiddetta "soluzione Marghera".

Grandi navi, la Lega: "Fuori da Giudecca ma approdi a Marghera, tuteliamo i 20mila lavoratori del porto"

L'ultima grande nave è transitata il 5 gennaio 2020. Poi per quindici mesi i lavoratori del Porto hanno atteso. E atteso. Ancora. E ancora. Oggi, dopo più di un anno, dopo l'approvazione del Decreto grandi navi, si torna a parlare dei giganti del mare, della fragilità di Venezia di nuovi punti di approdo alternativi, di ambientalismo e di posti di lavoro.

Sì, perché quello che in molti temono, con i cambiamenti da adottare, è che a rimetterci siano loro, i lavoratori. I 20mila lavoratori impiegati nel comparto che, secondo alcuni esponenti politici vanno assolutamente salvati. E' stato, nello specifico, il Consigliere comunale e deputato in quota Lega, Alex Bazzaro ad accendere i riflettori sull'argomento, ricordando come l'affaire grandi navi sia tutt'altro che concluso.

"Venezia va difesa, ma è necessario difendere anche i lavoratori del porto. Il Decreto sulla crocieristica, terrà conto delle richieste del Sindaco e della città. I “no a tutto” sono nemici di quelle 20mila famiglie che vivono grazie a Marghera". Per Bazzaro si deve puntare sulla "soluzione Marghera", con le grandi navi dunque lontane dalla parte più fragile della città, ma comunque all'interno della laguna.

"Chiediamo un tempestivo avvio del progetto definitivo per liberare finalmente il canale della Giudecca e il bacino San Marco dalle navi, individuando gli accosti per quelle di dimensioni più grandi nella zona portuale di Marghera, passando per il rilancio dello stesso porto in chiave sostenibile, attraverso la conclusione delle opere di marginamento ambientale con le risorse ministeriali necessarie.

È urgente risolvere concretamente le troppe problematiche - conclude Bazzaro - che mettono a rischio 20mila posti tra i lavoratori che prestano attività nel porto. Speriamo le nostre indicazioni siano utili a dare un indirizzo affinché poi si proceda a dare risposte che prevedano interventi strutturali e finanziamenti certi per Venezia, che rappresenta un patrimonio nazionale da tutelare".

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