L'annuncio

Fase 2 Veneto, Zaia tira dritto: "Domani l'ordinanza Faq"

Domani arriveranno i chiarimenti sulle linee guida da seguire per i prossimi giorni: risposte utili alle domande fatte finora.

Fase 2 Veneto, Zaia tira dritto: "Domani l'ordinanza Faq"
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Punto stampa di oggi, 2 maggio 2020: annunciata la nuova ordinanza che verrà presentata domani.

Dati alla mano

La conferenza si apre con il bollettino medico e con un riferimento alle donazioni.
Effettuati 371.354 tamponi, quasi 10mila in più rispetto a ieri. Sono 18.244 positivi (+146), 7.165 i soggetti in isolamento (-17), i ricoverati sono 1070 (anche in questo caso -17 rispetto a ieri). Sono poi 108 le terapie intensive, 2670 dimessi (+29). I morti in ospedale sono 1.170 (+13), 1502 in totale. Per le donazioni, Benetton ha donato 100mila camici per un corrispettivo di 1 milione di euro. I camici sono già in distribuzione presso le USL del territorio. Asiago Neve ha poi donato 50 weekend per i sanitari che si sommano a quelli già offerti: verrà trovata una modalità per distribuire questi weekend omaggio.

Decidere per sé ma anche per gli altri

L'uso dei dispositivi è fondamentale e potrà davvero fare la differenza. Così continua Zaia:

"C'è molta gente in giro, questo è innegabile: ci prepariamo ad un 4 maggio con un'apertura importante che riguarderà 1 milione e 200 mila persone. Domani verrà presentata la proroga della nostra ordinanza, in linea con il dpcm. Ci saranno alcune precisazioni rispetto ad alcune richieste fatte. La sfida passa al popolo: non è più un fatto farmacologico ma è un aspetto fondamentale che riguarda noi. Oggi, decidere per la propria salute vuol dire decidere anche per la salute degli altri. La mascherina ci aiuta a mantenerci in salute e aiuta a mantenere la salute delle altre persone. Alcune infezioni arrivate in ospedale sono inspiegabili per le modalità del contagio. Pur vivendo da soli e pur avendo dichiarato di non andare al bar, alcuni anziani sono stati contagiati perché passeggiavano magari vicino ad una pista ciclabile e incrociavano altre persone: erano le goccioline emanate dall'aerosol che causavano il contagio."

Sulle linee di partenza

Continua il Governatore:

"Il Veneto è pronto, fatto salvo il parere della comunità scientifica. Se il comitato tecnico scientifico vuole tentare un'apertura noi ci siamo: non sto promuovendo cose che non si possono fare, dico che la sanità del Veneto è pronta ad affrontare la riapertura. Il numero dei tamponi va confrontato con il numero di abitanti ma bisogna vedere che abitanti sei andato a testare. Noi siamo andati dove il virus vive. Siamo andati nelle case di riposo: se vai in piazza Ferretto, non puoi paragonare i tamponi fatti lì a quelli fatti in una struttura sanitaria. Non sono favorevole al fatto che si faccia il paragone dei nostri tamponi sotto il profilo qualitativo: quando tamponi i contatti del positivo, vai a controllare una comunità che potenzialmente può essere positiva. Altri vanno a fare il tamponamento di un'associazione per fare una prova sperimentale, come i boy scout ma se questi non si trovano in gruppo da mesi è chiaro che il rischio di contagio è minimo."

Il capitolo eventi

"Tra i settori più in difficoltà ci sono quelli per la comunità: se vengono meno le manifestazioni che producono reddito, si decide di autotassarsi. E' un modo di fare Veneto fino al midollo spinale: sono arrivate centinaia di migliaia di euro dalle pro loco. Le sagre, insieme allo spettacolo itinerante, vivono di massa e assembramento di persone: spero che dopo il 18 maggio si possa, anche in base ai dati, fare qualcosa."

Multare si o no?

Applicare le regole date dalle ordinanze e dalle deroghe regionali non è semplice.

"Siamo in un momento non di pace ma di guerra quindi non si può trovare il codice esatto da applicare. Ci vuole buon senso: l'ordinanza regionale vige ma rendiamoci conto che 400 euro sono una cifra importante. La legge è uguale per tutti ma un conto è multare per un caffè, un altro è multare qualcuno perché va al supermercato senza mascherina e magari fa anche il fenomeno"

Tra i temi che verranno affrontati domani:

Capitolo mezzi di trasporto: si cercherà di mantenere il distanziamento di un metro anche sui mezzi pubblici. E' una fase sperimentale che si manterrà, almeno per il primo periodo.
Ci vuole una certificazione da parte del comitato tecnico scientifico anche per la riapertura di scuole e centri estivi: l'ordinanza non può essere firmata se prima non arriva un'autorizzazione. Il network può essere creato, grazie anche ai volontari, ma servono certezze.

 

 

 

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