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Elezioni regionali in Veneto, Zaia vuole il quarto mandato. Fratelli d'Italia "stoppa" l'emendamento della Lega: "Nessuno è eterno, nemmeno lui"

Ormai nella coalizione del Centrodestra veneto è scontro aperto. Da un lato c'è un fronte guidato da FdI che vuole Zaia fuori dai giochi. Dall'altro, invece, una "macchina" a trazione leghista pronta a dare battaglia

Elezioni regionali in Veneto, Zaia vuole il quarto mandato. Fratelli d'Italia "stoppa" l'emendamento della Lega: "Nessuno è eterno, nemmeno lui"
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Ormai è scontro aperto. Dagli screzi, già sorti mesi fa quando si è iniziato a parlare di elezioni regionali, ora siamo davvero alla frattura. Tra chi? Tra Lega e Fratelli d'Italia, una battaglia tutta interna alla coalizione di Centrodestra che, al Governo lavora insieme sotto la leadership dei vertici, Salvini e Meloni, ma che a livello "locale", invece, vive momenti di alta tensione.

Elezioni regionali in Veneto, Zaia vuole il quarto mandato

Fulcro della querelle, della controversia, insomma, della "contesa", come detto, sono le elezioni del prossimo Presidente della Regione. Quelle precedenti che si sono tenute il 20 e il 21 settembre del 2020 nella nostra regione, hanno di fatto confermato lo strapotere dell'attuale Governatore Luca Zaia, che si è portato a casa una vittoria "semplice", forte di un 76 per cento contro lo sfidante, Arturo Lorenzoni, fermo al 15.

Fratelli d'Italia "stoppa" l'emendamento della Lega

In Veneto, come è noto, si vota senza ballottaggio, ciò significa che "vince" chi prende anche solo un voto in più dell'altro. Ma torniamo allo scontro aperto nella maggioranza di Governo. Ciò su cui si dibatte, e su questo la Lega ha presentato un emendamento, è la possibilità di estendere per legge il terzo mandato per i Governatori. E non solo. Nel Decreto elezioni, all'interno del citato emendamento, Mara Bizzotto e Paolo Tosato chiedono di poter estendere il mandato da due a tre, sia per i Presidenti di regione che per i sindaci, indipendentemente dalla loro dimensione demografica. E questa idea a Fratelli d'Italia non piace.

"Nessuno è eterno, nemmeno lui"

Per nulla, tanto da voler, pare di capire, quasi boicottare questo progetto. E volano parole pesanti. Zaia, citando il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, "non è eterno". C'è da dire che per Zaia occorre fare un'eccezione nella valutazione.

Sì, perché per lui non si tratterebbe di terzo mandato, ma di quarto dato che è alla guida della Regione dal 2010. Ma la battaglia a questo punto è più ideologica che numerica. E qui il dibattito politico si sposta tra due fronti: da un lato c'è chi non ritiene l'emendamento urgente e utile, dall'altro, invece, chi pensa che debbano essere i cittadini, sempre, a poter esprimere la propria preferenza, al di là di quante volte l'eletto abbia già governato un territorio.

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