Nuovo rinvio per la scelta del candidato del centrodestra alle regionali venete. Il vertice che avrebbe dovuto sciogliere il nodo è slittato ancora e, con esso, l’annuncio del nome.
Matteo Salvini, giovedì sera 26 settembre 2o25, a Macerata per un’iniziativa elettorale, ha confermato che se ne parlerà la prossima settimana, insieme ai dossier su Puglia e Campania. Nessuna sorpresa: prima di ufficializzare la ricandidatura di Francesco Acquaroli nelle Marche, Fratelli d’Italia non intende concedere aperture sugli altri territori.
Elezioni in Veneto, centrodestra ancora senza candidato
Intanto il calendario è impietoso: mancano 58 giorni al voto. Se il centrodestra, forte di un dominio ultratrentennale in Veneto, sembra contare più sullo storico consenso che sulla campagna elettorale, la macchina del centrosinistra è in moto da oltre due mesi. Il candidato Giovanni Manildo, avvocato trevigiano ed ex sindaco, ha già campo libero per proporsi come alternativa.
Lo si è visto nell’incontro con Confartigianato, che ha presentato un documento critico sulle politiche regionali. Manildo ha colto l’occasione per attaccare gli avversari:

“Dopo trent’anni di governo, il centrodestra a due mesi dal voto non ha ancora un candidato. È una mancanza di rispetto verso la nostra terra trattata come una pedina”. Al contrario, ha sottolineato, “le richieste delle imprese e dei lavoratori vanno accolte con un patto serio per il futuro del Veneto”.
Per ora, però, la vera partita resta tutta interna alla coalizione: chi sarà il nome da schierare per blindare il Veneto?