Un buon segnale

Covid, l’ultimo appuntamento stampa “programmato” con il Governatore Zaia

L'appuntamento con i giornalisti era iniziato nel 2020 con l'innesco della pandemia per informare i cittadini sull'andamento dell'emergenza sanitaria. Ora, con il calo dei contagi, questo appuntamento viene "sospeso"... E tutti si augurano che non torni mai più nella vita dei veneti.

Covid, l’ultimo appuntamento stampa “programmato” con il Governatore Zaia

Oggi appuntamento con l’ultimo punto stampa “programmato” del presidente Zaia.

Bollettino aggiornato

+49 positivi nelle ultime 24 ore (con incidenza dello 0,21% sui tamponi fatti), ricoverati totali 304 (-16), di cui 272 (-16) in area non critica, 32 (invariato) in terapia intensiva, +2 decessi. Oltre 42mila i vaccini effettuati nelle ultime 24 ore.

“Da lunedì non c’è più l’obbligo di mascherina negli spazi esterni, il ministro ha firmato l’ordinanza – ha esordito il presidente Zaia – Dobbiamo utilizzarla con il ‘principio dell’ombrello’, la pioggia sono i possibili assembramenti. Noi comunque non abbassiamo la guardia, dobbiamo restare prudenti”.

Tamponi a tappeto per non “abbassare la guardia”

Poi la conferma della predisposizione di un piano tamponi a tappeto estivo per continuare l’attività di testing: “Ne faremo almeno 30mila al giorno con target per ogni Ulss”. In più prevista una “ultima chiamata” per gli over 60 ancora non vaccinati.

“Devo dire che ringrazio tutti i cittadini che ci hanno scritto nelle ultime ore, appena saputo che interromperemo il punto stampa quotidiano – ha detto il Governatore – Non me lo aspettavo, ma significa che è stato un servizio utile”.

Il futuro? “Resto qui, c’è molto da fare”

Ora che l’emergenza è sotto controllo, Zaia, nuovamente sollecitato su “cosa farà da grande” (leggasi nuovi incarichi a livello nazionale), ha ribadito di voler restare a fare il Governatore del Veneto: “Il resto sono solo leggende metropolitane, qui c’è già molto da fare”.

Infine sul caso dei sanitari ospedalieri ancora non vaccinati, il presidente ha confermato che in Veneto sono il 10% circa, ovvero 4.974 sul totale dei dipendenti del sistema sanitario.