Covid: le deroghe alle restrizioni
Necessario prevedere dei casi eccezionali: per coloro che soffrono di gravi disabilità e per i loro accompagnatori sarà consentito allontanarsi da casa per più di 200 metri.
Durante la conferenza stampa di oggi, 27 marzo 2020, l'assessore Lanzarin ha esposto le nuove deroghe sulle restrizioni precedentemente dettate dal Presidente Zaia.
Cosa cambia
Le deroghe mirano a tutelare coloro che soffrono di autismo, disabilità grave e crisi comportamentali. Neuropsichiatri hanno segnalato come sia poco sano per i soggetti affetti da queste patologie rimanere per molte ore in casa: verrà quindi mandata una nota a sindaci e prefetti per autorizzare una deroga alla restrizione imposta per questi soggetti. Per poter circolare liberamente, queste persone dovranno avere con sé l'autocertificazione e un certificato fatto dal proprio medico che attesti il disturbo di cui soffrono. Ovviamente, anche loro e i loro accompagnatori dovranno indossare la mascherina e i guanti.
Il motivo che ha spinto ad emanare questo provvedimento è che sono state registrate tante crisi comportamentali: bisogna evitare i ricoveri ospedalieri sia perché le strutture sono al collasso, sia perché un ricovero potrebbe portare a contrarre il virus.
Per quanto riguarda medici e fisioterapisti...
Non è stato necessario emanare alcuna deroga per i fisioterapisti: il medico che effettua la sua terapia a domicilio può spostarsi perché si tratta di uno dei casi previsti e segnalati nell'autocertificazione emanata dal governo. L'assessore Lanzarin specifica inoltre che la Regione vuole sapere, dati alla mano, quanto serve ad ospedali, case di riposo e comunità disabili, oltre che ai medici generali per operare in sicurezza: in questo modo, sarà possibile capire quante mascherine FP2 fornire in modo continuativo.
Allestimento terapie intensive
Il 2 aprile arriverà un nuovo carico di respiratori: con quello si completerà il programma che mira alla creazione di 825 posti in terapia intensiva nelle strutture dedicate.
Una nota a margine: dal momento che è stato fatto spesso il paragone con la Germania, è bene sottolineare che la programmazione ospedaliera dipende dal DM70 del 2 aprile 2015 che autorizza la creazione di tre posti letto ogni 1000 abitanti. Germania e Francia, invece, prevedono 6 o 7 posti letto ogni 1000 abitanti: è ovvio che negli altri Stati è stato più semplice attrezzarsi ma, nonostante le difficoltà, la Regione ha fatto tutto il possibile. L'idea è che, ad emergenza chiusa, andrà ripreso il decreto.