La beffa

"Bosco dello Sport" a Venezia, niente fondi dal Pnrr. Brugnaro: "Stupiti, sembra una decisione politica"

Il progetto non è stato inserito tra quelli finanziabili con le risorse del Piano. La delusione dell'Amministrazione comunale

"Bosco dello Sport" a Venezia, niente fondi dal Pnrr. Brugnaro: "Stupiti, sembra una decisione politica"
Pubblicato:
Aggiornato:

Il progetto del "Bosco dello Sport" a Venezia non sarà inserito nel Pnrr, le reazioni dell'Amministrazione comunale.

"Bosco dello Sport" a Venezia, niente fondi dal Pnrr. Brugnaro: "Stupiti, sembra una decisione politica"

La notizia del mancato inserimento del progetto del “Bosco dello Sport” all’interno delle risorse del PNRR è stata accolta con stupore e contrarietà dall’Amministrazione comunale, "in quanto nelle scorse settimane sono stati forniti tutti gli approfondimenti richiesti, con interlocuzioni a tutti i livelli. Sarà cura dell’Ente conoscere le motivazioni finali della scelta".

"Il Comune di Venezia - rispetto ad una decisione che sembra più 'politica' rispetto al nostro Paese, che 'tecnica' - ribadisce la fiducia nel nostro Governo per trovare una soluzione positiva alla questione, per difendere gli interessi di Venezia e degli Italiani in Europa. Va ricordato, infatti, che i Ministeri dell’Interno e dell’Economica con proprio decreto del 22 aprile 2022, pubblicato in Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, n. 102 del 3 maggio 2022 hanno già approvato il progetto, ed in totale sono già 13 gli Enti, tra cui Regione Veneto e MiC, che si sono espressi a favore".

Il Bosco dello Sport è certificato da un ente terzo anche ai fini del nuovo principio DNSH (Do Not Significant Harm), ovvero del non arrecare danno significativo.

"Il Bosco dello Sport, infatti, permette di rivitalizzare una fascia di territorio difficilmente utilizzabile in quanto di fatto intercluso tra Autostrada, bretella RFI e Aeroporto e a rischio marginalità, rovesciandone completamente il paradigma e rendendolo nuovo fulcro dell’area metropolitana vasta sul piano dell’inclusione sociale e dell’apprestamento di un bosco urbano di almeno 60 ha, oltre a dotare la città di quegli impianti sportivi di alto livello che mancano da sempre".

Del resto, è lo stesso Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea a riconoscere la funzione sociale ed educativa dello sport: l’articolo 165 del TFUE recita proprio “l’Unione contribuisce alla promozione dei profili europei dello sport, tenendo conto delle sue specificità, delle sue strutture fondate sul volontariato e della sua funzione sociale ed educativa”, ribadito con la Risoluzione del Parlamento Europeo del 10 febbraio 2021 nella quale si “ritiene che le arene e gli stadi siano al centro del tessuto sociale dello sport e degli ecosistemi culturali delle nostre società.

"Inoltre va sottolineato che con il progetto complessivo del Bosco dello Sport si tolgono 600m3 di capacità edificatoria previgente per quelle aree e si pianteranno 100.000 alberi in più creando un vero e proprio polmone verde. Davvero paradossale che l’Europa contesti un'azione che vuole veramente dare un significativo impulso alla salvaguardia dell'ambiente".

Le altre reazioni

Michele Zanocco (segretario generale Cisl Venezia):

«Registriamo la scelta dell’Europa di non prevedere il cofinanziamento per il Bosco dello Sport a Venezia e per il nuovo stadio di Firenze. Pur rispettando le scelte della Commissione, riteniamo che i Ministeri che avevano precedentemente approvato il progetto nell’aprile del 2022, individuino da altre fonti le risorse necessarie per la costruzione dell’opera. Crediamo che il Bosco dello Sport, oltre a qualificare l’area, consenta di attirare importanti eventi sportivi, culturali e musicali nel nostro territorio, da sempre carente di spazi consoni organizzati. Lo sviluppo del progetto, inoltre, avrebbe un ritorno economico stimato nel doppio dell'investimento e consentirebbe di dare occupazione a circa 3500 persone nella fase di costruzione e ad oltre 500 persone a opera ultimata. Resta ovvio il fatto che, di fronte ad una revisione della decisione da parte dei Ministeri, sarà necessario modificare il progetto o, eventualmente, ridefinire l’utilizzo delle risorse».

A fronte della notizia che il Bosco dello Sport non potrà essere finanziato tra i progetti del PNRR, così commenta invece il consigliere regionale del Pd Montanariello:

"Avevamo espresso più di una perplessità sulla validità del progetto, nonostante il sindaco di Venezia continuasse a ribadire che andava tutto bene. Ma ora evitiamo di perdere le risorse previste dal Pnrr utilizzando anche i restanti fondi del Comune. Mettiamo in campo progetti che rilancino la città di Venezia che si spopola ogni giorno di più”.

"Le certezze del sindaco di Venezia vengono ancora una volta smontate - continua il consigliere democratico. Si pensi piuttosto ad usare questi soldi per evitare di grattare come la buccia di un limone i dipendenti del trasporto pubblico locale togliendo servizi ai cittadini. Per rivalorizzare il patrimonio della città di Venezia e per sistemare anche quelle stesse strutture sportive sempre più spesso abbandonate a se stesse”.

Montanariello in conclusione chiede “un patto con i cittadini che vada nella direzione di aumentare la qualità della vita a Venezia e di dare maggiori certezze alle fasce di popolazione più fragili. Anche con vere e proprie sinergie trasversali con gli altri enti”.

Seguici sui nostri canali