Quattro giornate fitte di appuntamenti, oltre cento ospiti e 46 eventi tra dibattiti, conferenze e presentazioni di libri: Mestre ospita il “Festival della Politica” 2025, rassegna culturale che animerà piazze e Auditorium M9 da giovedì 11 a domenica 14 settembre 2025, mettendo al centro il tema del futuro e della demografia, considerata la sfida più urgente per l’Italia nei prossimi anni.
La sfida demografica e le trasformazioni del Paese
Il festival affronta come la demografia influenzerà il welfare, la cultura, gli stili di vita, l’economia e il lavoro, con il contributo di demografi, imprenditori, economisti e filosofi. Presentazioni di libri, dibattiti e spettacoli offrono spunti di riflessione e momenti di approfondimento su un tema che riguarda tutti.
“Un tema strategico per il futuro di tutto il pianeta, ma in particolare dell’Italia. Tra 25 anni ci saranno 4 milioni di abitanti in meno e 6 milioni di lavoratori attivi in meno: questo è il quadro del Paese tra 25 anni, non tra un secolo”.

Spiega Nicola Pellicani, direttore Festival della Politica.
Un appello per Alberto Trentini
Un momento speciale è previsto sabato con una mobilitazione civica a sostegno di Alberto Trentini, operatore umanitario veneziano detenuto in Venezuela dal 15 novembre 2024 senza alcuna imputazione formale.
“L’unica sua colpa è aiutare gli ultimi, dare una mano a chi è in difficoltà. È in prigione a Caracas da 300 giorni. Un festival della politica che si occupa dei grandi temi dell’attualità ha il dovere di dedicare uno spazio civico a questa causa”.
Racconta Nicola Pellicani. L’appello è rivolto a cittadini e istituzioni affinché si faccia di più per riportarlo a casa.
Libri, storie e autrici protagoniste
Il programma include numerose presentazioni di libri, con uno spazio particolare dedicato alle storie scritte da donne. Tra gli ospiti figurano Linda Laura Sabbadini, Annalisa Cuzzocrea, Simonetta Fiori, Michela Ponzani, Elena Stancanelli e altre firme del giornalismo e della cultura italiana.
A chiudere la rassegna sarà Cecilia Sala con il suo libro I figli dell’odio, un’analisi sui nuovi conflitti e le fratture generazionali del nostro tempo.