Fondi ancora fermi

Acqua alta a Chioggia, scoppia la polemica e il sindaco tuona: "Non abbiamo visto un euro"

La Regione sottolinea che è il Consiglio dei Ministri a non aver ancora adottato alcuna deliberazione.

Acqua alta a Chioggia, scoppia la polemica e il sindaco tuona: "Non abbiamo visto un euro"
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Il Commissario il 17 agosto scorso ha fornito la quantificazione esatta del fabbisogno corrispondente ai primi aiuti. Ma per il momento nessuno ha ancora visto un euro.

Scoppia la polemica, la posizione della Regione

Solo un anno fa il territorio fu sfigurato dall'acqua alta. E le ferite non si sono ancora rimarginate. Sicuramente il popolo veneto dimostrò, ancora una volta, di essere capace di rialzarsi da quel dramma che sconvolse l'intera regione. Eppure, a un anno da quell'evento così violento, non si placano le polemiche. Sì, perché per molti i risarcimenti non sono ancora arrivati. E il primo cittadino di Chioggia ha chiesto lumi. Ma la Regione ha voluto fare chiarezza.

"In merito alle polemiche riportate oggi dalla stampa - in cui il Sindaco di Chioggia lamenta come i privati cittadini “non abbiano visto un euro” dopo i danni procurati dall’acqua alta del novembre dell’anno scorso – la Regione del Veneto sottolinea che è il Consiglio dei Ministri a non aver ancora adottato alcuna deliberazione".

Il Commissario, infatti, il 17 agosto scorso ha fornito la quantificazione del fabbisogno corrispondente ai primi aiuti. All’interno della quantificazione complessiva sono stati richiesti a beneficio del territorio clodiense euro 1.669.539,59, dei quali 1.035.897,95 da destinare ad imprese e 633.641,64 a privati.

Rispettato l'iter

Il Presidente della Regione è stato nominato commissario per l’emergenza in Veneto ad eccezione di Venezia ma l’Ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione Civile non gli attribuisce il compito di assegnare primi aiuti in questa direzione. Per quanto riguarda il completamento degli interventi di prima emergenza e somma urgenza, invece, il 17 gennaio di quest’anno ha ottenuto 40 milioni di euro. Il 15 maggio scorso, il Dipartimento di Protezione civile ha approvato l’ordinanza con cui veniva avviata la ricognizione per giungere alla definizione dei fabbisogni, tra i quali quelli per i primi aiuti, fissando come data della conclusione il 22 settembre. Già il 17 agosto seguente, il Commissario ha formalizzato la richiesta di euro 5.835.414,43 (5.051.771,08 per le imprese e 783.643,35 per i privati), comprendente anche la somma individuata per il Comune di Chioggia. Il 18 settembre ha poi inoltrato al Dipartimento una integrazione, portando il fabbisogno complessivo regionale a euro 15.047.967,27.

"La precisa successione delle richieste commissariali, insieme al rigoroso rispetto dei tempi con cui sono stati portati a termine tutti gli adempimenti, evidenzia come il lavoro degli uffici regionali si sia svolto nel più assoluto rispetto delle esigenze dei cittadini di Chioggia e di tutto il Veneto interessati e mirato alla più rapida soddisfazione. Esigenze che restano in attesa dei necessari provvedimenti a livello centrale".

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