Per Confapi è un paradosso

Superbonus mette il turbo all'edilizia ma il Decreto Sostegni lo rende inapplicabile

"L'eccesso di limitazioni penalizza la crescita del settore edilizio"

Superbonus mette il turbo all'edilizia ma il Decreto Sostegni lo rende inapplicabile
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Il Superbonus 110 sta rappresentando un valido impulso al settore edilizio e un motore vigoroso di rilancio e della crescita del Paese. L’eccesso di limitazioni previste nel Dl Sostegni ter ne sancisce, però, irrimediabilmente la sua inapplicabilità.

Superbonus mette il turbo all'edilizia ma il Decreto Sostegni lo rende inapplicabile

Rocco Di Giuseppe, Presidente di Confapi Aniem, unione di categoria del settore edile del sistema Confapi, ha commentato la bozza del Dl Sostegni ter, che, qualora dovesse essere convertita in legge, limita di fatto la cessione del credito.

“Il DL Sostegni, infatti, - spiega Di Giuseppe - cancella la disposizione del Decreto Rilancio sulla possibilità di “successiva cessione del credito” aggiungendo altresì la disposizione di retroattività sulle transazioni consolidate.

A fronte della concreta impossibilità di applicare il sistema dello sconto in fattura, constatiamo l’inutile pianificazione di programmi di lavoro e di investimenti da parte degli imprenditori che saranno invece gravati da oneri e costi derivanti dalle rescissioni contrattuali e contenziosi che matureranno.

Incertezza normativa, aumento arbitrario e indiscriminato dei prezzi delle materie prime, difficoltà a reperire forza lavoro: questo il perimetro ad ostacoli all’interno del quale il settore dell’edilizia e l’intera filiera sono confinati”.

Per Confapi Aniem “le frodi come le distorsioni del mercato non trovano risoluzione con provvedimenti penalizzanti ed indiscriminati destinati alla stragrande maggioranza di un settore, quello edile, rappresentato da imprese che operano muovendo da sani principi di legalità e rispetto delle norme. Semplificazione burocratico/amministrativa, conoscenza e competenza dei soggetti attuatori e qualificazione degli stessi rappresentino sempre la condizione necessaria e non ulteriormente rinviabile per evitare l’inefficacia degli importanti investimenti programmati nel Paese”.

“Chiediamo pertanto al Governo di intervenire con lo stralcio della modifica al sistema di cessione del credito unitamente alla condizione di retroattività previste nel DL Sostegni ter”, conclude Di Giuseppe. I continui cambiamenti al funzionamento del Superbonus e le incertezze normative, dettate anche dall’introduzione di provvedimenti retroattivi, scoraggiano quindi il mercato e le imprese più serie.

La pensa così anche Corrado Secchi, Amministratore unico della veneziana SO.GE.Di.CO Srl Impianti e Costruzioni Generali e componente di Giunta di Confapi Venezia, che dichiara:

“Questa misura dovrebbe essere strutturata in più anni e consentire una rimodulazione dei controlli, diversamente ne trae beneficio “l’impresa fantasma” che rimanda la responsabilità ai soggetti esecutori.

Il legislatore dovrebbe porre maggior attenzione al fine di evitare ‘frodi’ che non coinvolgono direttamente l’imprenditore esecutore dei lavori, attraverso una verifica procedurale sulla fattiva capacità di produzione dell’intera filiera, in termini di qualità del prodotto, sicurezza, cronoprogramma di realizzazione degli interventi, controllo delle attività tecniche e disponibilità finanziaria. La cessione del credito deve quindi proseguire ed essere monitorata continuamente.”

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