Situazione delicata

La Superjet di Tessera colpita dalle sanzioni contro la Russia: stipendi non pagati a 144 dipendenti

Dallo scorso 25 marzo 2022, la società veneziana, detenuta al 90% da una compagnia russa, si trova con i conti correnti congelati e con mancati incassi per 180 milioni di euro.

La Superjet di Tessera colpita dalle sanzioni contro la Russia: stipendi non pagati a 144 dipendenti
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Le sanzioni alla Russia, in seguito alla guerra in Ucraina, colpiscono la Superjet International di Tessera (Venezia), azienda italiana specializzata nella produzione e manutenzione di aerei ad uso civile, detenuta al 90% da una compagnia russa. Nel corso della giornata di ieri, mercoledì 20 aprile 2022, vertice a Roma per poter pagare gli stipendi di 144 dipendenti italiani.

La Superjet di Tessera colpita dalle sanzioni contro la Russia

La Superjet International di Tessera, azienda italiana specializzata nella produzione e manutenzione di aerei ad uso civile, detenuta al 90% da una compagnia aeronautica russa, a causa delle sanzioni imposte alla Russia per la guerra in Ucraina, da un giorno all'altro si è ritrovata in gravi difficoltà non riuscendo più a pagare gli stipendi per i dipendenti.

Dallo scorso 25 marzo 2022, infatti, la società veneziana si trova con i conti correnti congelati e con mancati incassi per 180 milioni di euro, a cui si aggiungono altri 15 milioni di euro di dazi e ulteriori debiti verso lo stato italiano non previsti prima delle sanzioni decise dall'Unione Europea.

"Capiamo molto bene l'origine, lo scopo e gli obiettivi delle sanzioni - afferma Nazario Cauceglia, presidente della Superjet International -, ma quello che ci è più difficile capire è il modo un po' approssimativo, in alcuni casi, in cui le sanzioni vengono interpretate e applicate".

Ieri, mercoledì 20 aprile 2022, si è svolto un incontro al Ministero dell'Economia e delle Finanze per trovare una soluzione che al momento sembra lontana.

"Sono arrivati un paio di suggerimenti importanti su come cercare di ottenere una sospensione o per lo meno una dilazione dei pagamenti di questi debiti addizionali che ci troviamo con l'agenzia delle entrate e con le dogane - continua Cauceglia -. Noi abbiamo presentato istanza al comitato della sorveglianza finanziaria. Il sottosegretario ci ha consigliato delle procedure alternative per ripresentare la stessa istanza e diciamo che perseguiremo queste nuove strade".

I 144 dipendenti italiani hanno accettato nei giorni scorsi una cassa integrazione al 70%.

"Ma qualcuno dovrebbe spiegarmi - conclude il presidente di Superjet - se l'obiettivo delle sanzioni è quello di penalizzare l'economia russa, come il blocco dei pagamenti degli stipendi di 144 persone italiane può penalizzare l'economia russa".

Il Pd a Giorgetti: "Governo attivi Leonardo per salvare Superjet"

Sulla situazione della Superjet si sono espressi i deputati dem Gianluca Benamati e Nicola Pellicani i quali hanno chiesto al ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, una interrogazione depositata ieri alla Camera e visionata dalla 'Dire', al fine di attivare Leonardo (che ha il 10%) per "assicurare la piena continuità e il mantenimento degli attuali livelli occupazionali" di questa e altre italiane legate alla Russia.

"La Superjet, che ha già subito conseguenze significative dalle sanzioni imposte alla Federazione russa in seguito all'intervento militare in Crimea del 2014, rischia oggi di essere messa definitivamente in ginocchio dall'attuale crisi ucraina a causa della grave crisi di liquidità successiva alle sanzioni comminate alla Russia, alla sospensione di tutte le certificazioni Easa relative a volo, manutenzione e progettazione del velivolo SSJ 100, e al blocco degli approvvigionamenti già comunicato da diversi fornitori".

Per questo il Pd, alla Camera, va in pressing sul ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, sollecitando un "necessario intervento di monitoraggio per individuare situazioni come questa" e "le opportune iniziative per contenere l'emergenza e salvaguardare i posti di lavoro". Che non sono pochi: l'azienda ha la sua sede principale nel perimetro aeroportuale di Tessera-Venezia e occupa, oltre all'indotto, 140 dipendenti per manutenzione velivoli, assistenza clienti, addestramento piloti e attività di supporto alla vendita.

Superjet allestisce e commercializza in Europa i velivoli realizzati in Russia ma per farlo le serve una autorizzazione come organizzazione di produzione che le permetta di proseguire la sua attività senza entrare in conflitto con il diritto comunitario. E per questo la diplomazia russa e quella italiana stavano lavorando in sinergia. La guerra ha cambiato gli scenari. E ora la situazione è di allarme rosso.

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