Lo studio

Il 3.31 per cento delle donne venete è indebitato (meno della media nazionale)

Il dato nella nostra regione è più basso rispetto alla media nazionale

Il 3.31 per cento delle donne venete è indebitato (meno della media nazionale)
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La questione dell'indipendenza economica delle donne è di grande rilevanza sociale e influisce direttamente sulle finanze degli italiani. Secondo KRUK Italia, un'autorità nel settore del credito, le donne possono effettivamente fare la differenza nella situazione economica attuale dell'Italia. Sono più numerose, più istruite e solitamente più prudenti negli investimenti, e dovrebbero guardare al futuro con maggiore ottimismo e pretendere di ottenere di più.

In Veneto le donne indebitate sono il 3.31%

Nel 2023, solo una persona su tre con un debito gestito da KRUK Italia era una donna, mentre la media nazionale registrava il 63% di clienti uomini e il 37% di clienti donne. Anche se la percentuale di donne indebitate in Veneto è relativamente bassa, la regione si trova tra le dieci meno afflitte d'Italia, con solo il 3,31% delle donne venete in debito rispetto alla media nazionale femminile del 5%.

Tuttavia, se si analizza il divario tra uomini e donne con debiti gestiti da KRUK in Italia, i dati indicano rispettivamente il 66% e il 33,5% in Veneto.

Il divario di genere nell'amministrazione finanziaria è principalmente dovuto al fatto che in Italia sono prevalentemente gli uomini a gestire le finanze familiari. Questa è una problematica che richiede un intervento urgente, specialmente considerando che, secondo un'indagine condotta dall'esperto del credito nel 2021, le donne sono considerate più responsabili nella gestione del budget domestico.

Infatti, il 50% degli uomini intervistati ha riconosciuto che le donne sono più abili nel gestire le spese per la casa e il cibo, mentre il 70% sarebbe disposto a lasciare la gestione del conto familiare alla partner per via delle sue competenze finanziarie. Secondo gli esperti, aumentare l'indipendenza economica delle donne non solo migliorerebbe le finanze familiari, ma avrebbe anche un impatto positivo su altri aspetti critici della condizione femminile, come la lotta contro la violenza di genere.

“I nostri dati sulla situazione finanziaria femminile sono in parte confortanti, li dobbiamo considerare come una base solida per un processo che potrebbe portare a un miglioramento generale per le donne dal punto di vista economico, con riflessi in tutti i campi della vita, ma anche in generale per l’economia del nostro Paese” commenta Eleonora Lagonigro, Director of Corporate Business Area di KRUK Italia.

L'occupazione femminile

Un fattore significativo che influenza notevolmente la capacità delle donne di gestire autonomamente le proprie finanze è rappresentato dai tassi di occupazione femminile, attualmente attestati intorno al 50%, con la metà delle donne che non hanno un reddito proprio. Tuttavia, secondo i dati dell'Istat, se il tasso di occupazione femminile raggiungesse almeno il 60%, il Pil nazionale potrebbe aumentare addirittura del 7%.

Questo obiettivo di incremento dell'occupazione femminile, non è irraggiungibile, considerando che in Italia le donne hanno un livello di istruzione superiore agli uomini, con il 23,5% delle donne tra i 25 e i 64 anni che possiede una laurea, rispetto al 17% degli uomini. Tuttavia, nonostante questo vantaggio educativo, il divario nel tasso di occupazione tra uomini e donne è significativo, con il 57,3% delle donne rispetto al 78,0% degli uomini, a causa di molteplici fattori, tra cui la carenza di servizi per la cura dei bambini, la mancanza di sostegno alla famiglia e barriere culturali e professionali che limitano l'accesso delle donne a determinate professioni.

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