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Boom di turisti: occupazione alberghiera nel mese di giugno sale al 77 per cento

Il Presidente della Sezione Turismo di Confindustria Venezia Salvatore Pisani: “Dopo la lunga parentesi dovuta alla pandemia, la ripresa è solida anche dal punto di vista qualitativo. Stretta agli affitti brevi, ticket di ingresso e prenotazione sono misure necessarie per salvaguardare la sostenibilità della nostra destinazione”.

Boom di turisti: occupazione alberghiera nel mese di giugno sale al 77 per cento
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“Il tasso di occupazione dei grandi alberghi del centro storico di Venezia e Mestre è tornato ai livelli pre-Covid”. A dare l’annuncio, il Presidente della Sezione Turismo di Confindustria Venezia Salvatore Pisani, che oggi ha incontrato gli imprenditori del settore nel corso di un direttivo.

Boom di turisti: occupazione alberghiera nel mese di giugno sale al 77 per cento

Da un’indagine della società STR, emerge infatti che l’indice di occupazione a giugno 2022 è stato del 77% (81% nello stesso periodo del 2019). Il trend per il mese di luglio, in continua crescita in vista della festa del Redentore, oggi si attesta al 62%. Anche su base semestrale i numeri confermano il consolidamento della ripartenza. Nei primi sei mesi del 2022, infatti, il tasso era del 56%: un indicatore non troppo distante dal 66,7% segnato nel 2019.

“Dopo la lunga parentesi dovuta alla pandemia, oggi la ripresa è solida non soltanto dal punto di vista quantitativo ma anche qualitativo – dichiara Pisani –. Del resto, l’impegno del Comune di Venezia e del suo tessuto economico in tale direzione è stato costante. Per questo accogliamo con favore la misura, inserita nel decreto Aiuti, che dà il via libera alla stretta sugli affitti turistici fissando un tetto di 120 giorni per le locazioni.

Un provvedimento necessario, che pone un freno al fenomeno dell’abusivismo seguendo l’esempio virtuoso di importanti città europee, quali Amsterdam, Barcellona, Berlino, Parigi. Si tratta di un obiettivo che ha visto Confindustria impegnata in prima fila già dal 2016. Un ringraziamento particolare va all’Amministrazione di Venezia per aver sostenuto questa regolamentazione, che trova il nostro pieno appoggio, così come il ticket di ingresso e la prenotazione.

A tale proposito, stiamo collaborando con il Comune per la parte tecnica, affinché il tracciamento sia il più possibile semplice e fruibile. Il dialogo con l’Amministrazione è costante anche per quanto riguarda il decoro urbano, un fattore imprescindibile per un turismo di qualità”.

“Per il futuro – aggiunge – stiamo progettando in grande: a fine ottobre si terrà il primo summit internazionale dedicato alla transizione sostenibile della filiera Moda&Lusso. Un importante evento che darà grande visibilità alla nostra destinazione in tutto il mondo”.

Pisani ha quindi fatto il punto sull’attività svolta:

“Si conclude il secondo anno del mio mandato, che ha visto la sezione impegnata nella realizzazione di alcuni significativi progetti, avviati nel 2020. Ricordo in particolare My Special Venice, la prima card completamente digitale valida per 365 giorni che consente di fare un’esperienza turistica di eccellenza attraverso percorsi studiati nelle realtà culturali associate a Confindustria Venezia. Lo scorso inverno, per prepararci alla ripartenza, abbiamo posto l’attenzione sul capitale umano mettendo HR e manager d’albergo a disposizione dei giovani, con l’obiettivo di aiutarli e incentivarli ad entrare nel nostro settore”.

Tra le altre iniziative, il protocollo di intesa per la promozione integrata dell’asse Venezia-Belluno in vista delle Olimpiadi Invernali 2026, il supporto al progetto della Ulss 3 Vacanze Sicure e l’accordo con la Fondazione Veneto Film Commission per l’individuazione di location, la fornitura di beni, ospitalità e servizi per la filiera audiovisiva.

La prima parte del mandato di Salvatore Pisani, avviato in piena pandemia, ha visto inoltre l’appello congiunto di Confindustria Venezia, Confindustria Firenze e Unione Industriali Napoli al Ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo per la ripartenza dei centri storici. Particolarmente significativa anche l’iniziativa (prima in Italia) dei tamponi in camera d’albergo, che hanno consentito di viaggiare riducendo al minimo il rischio del contagio.

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