È stato presentato martedì mattina, 23 dicembre 2025, alla Scuola Grande di San Giovanni Evangelista a Venezia il polittico “Natività – The True Man Show”, realizzato dal maestro Marco Toso Borella, artista del vetro di Murano. L’opera è visitabile fino all’11 gennaio 2026, ai piedi del monumentale Scalone rinascimentale.
Un anniversario storico
All’incontro erano presenti l’artista Marco Toso Borella, il Guardian Grande della Scuola Grande di San Giovanni Evangelista Franco Bosello e il consigliere delegato alla Tutela delle tradizioni, Giovanni Giusto, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale.
Il polittico è stato realizzato su richiesta del Guardian Grande per celebrare l’anniversario dell’arrivo della reliquia della Santa Croce alla Scuola Grande, avvenuto il 23 dicembre 1369, evento centrale nella storia dell’istituzione veneziana.
L’opera recupera la tecnica bizantina millenaria del graffito su foglia d’oro a 24 carati, integrandola con la tradizione muranese della lavorazione del vetro, propria della famiglia del maestro Toso Borella. Un dialogo tra antiche tecniche artistiche e sensibilità contemporanea.
Una Natività contemporanea
La Natività viene reinterpretata in chiave moderna e provocatoria, ponendo interrogativi sul vero significato del Natale e dei suoi simboli, in un confronto diretto con la storia, la spiritualità e l’identità culturale della città di Venezia.
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Durante la presentazione, il maestro Toso Borella ha illustrato ai presenti la tecnica del graffito su foglia d’oro, offrendo anche l’opportunità di sperimentarla direttamente, coinvolgendo gli ospiti nella fase creativa.
Nel suo intervento, il consigliere Giovanni Giusto ha sottolineato il valore dell’opera e della scelta espositiva:
“Porto i saluti dell’Amministrazione comunale e del sindaco che, con mio orgoglio, mi ha delegato a rappresentarlo in questa splendida scuola e davanti a un maestro. Ci vuole coraggio nel mettersi con la propria opera in questa cornice, e quella del maestro Toso Borella è una vera sfida. Grazie quindi per questo lavoro”.