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Dopo l'acqua alta e la pandemia riapre Palazzo Mariano Fortuny y Madrazo

C'è anche la data dell'inaugurazione...

Dopo l'acqua alta e la pandemia riapre Palazzo Mariano Fortuny y Madrazo
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Nel 2019 il salone fu invaso da oltre 60 centimetri d'acqua. Poi la pandemia. Ma ora è il momento di ripartire: la casa atelier dell'artista viene restituita alla città diventando museo permanente.

Dopo l'acqua alta e la pandemia riapre Palazzo Mariano Fortuny y Madrazo

Prima l'allagamento del piano terra per l'acqua alta del 2019. Poi due anni di pandemia. E le porte di palazzo Pesaro degli Orfei sono rimaste chiuse. Per troppo tempo. Fino a oggi, però, perché la casa atelier dell'artista Mariano Fortuny y Madrazo è tornata visitabile da tutti diventando museo permanente. E c'è anche la data di inaugurazione: il 12 e il 13 marzo. In quelle date le visite saranno gratuite, anche se sarà necessario prenotare. A disposizione dei curiosi ci saranno anche le opere di artisti americani del XX secolo.

Un po' di storia...

Costruito per iniziativa di Benedetto Pesaro a partire dalla metà del Quattrocento, Palazzo Pesaro degli Orfei, sede del Museo Fortuny, si presenta oggi nella sua imponente mole con una facciata verso il rio di Ca’ Michiel e con una più estesa, e tra le più complesse del gotico veneziano, sul campo di San Beneto. Il Palazzo, la cui struttura architettonica risponde pienamente alla tradizione veneziana, vanta alcune soluzioni di rilevante pregio come le due eptafore del primo e del secondo piano nobile e un’inusuale profondità dei porteghi. Gli interni presentano alcuni elementi architettonici particolarmente rilevanti e raffinati, come gli architravi lignei e i pilastri in marmo scolpito del primo piano nobile.

La trasformazione

Sviluppatosi su di un complesso sorto con caratteristiche di fondaco commerciale, l’edificio fu ampliato e trasformato nel corso dei secoli. Fu in uno stato di degrado e decadenza che, nel 1898, Mariano Fortuny occupò l’enorme stanza del sottotetto, stabilendovi uno studio per le sue sperimentazioni artistiche e scenotecniche. Nel corso degli anni, acquisite le altre parti dell’immobile, egli iniziò il lavoro di recupero della struttura riportando equilibrio e proporzione ed elesse Palazzo Pesaro Orfei a propria dimora. Nel 1907, assieme alla compagna e musa ispiratrice Henriette Nigrin, vi installò il primo laboratorio per la stampa su tessuto. Dopo pochi anni due interi piani del palazzo furono occupati dallo straordinario atelier per la creazione di abiti e tessuti in seta e velluto stampati.

Un centro di cultura

Nel 1956, dopo la morte di Fortuny (avvenuta nel 1949), l’edificio fu donato al Comune di Venezia per essere “utilizzato perpetuamente come centro di cultura in rapporto con l’arte”. L’amministrazione cittadina entrò in pieno possesso del palazzo nel 1965, data della morte di Henriette e, nel 1975, aprì al pubblico le porte della singolare casa-museo. Il Museo di Palazzo Fortuny si è caratterizzato nel corso degli anni come centro di attività espositive dedicate alle arti visive, conservando però intatte le caratteristiche di ciò che fu l’atelier di Mariano Fortuny. Al primo piano nobile preziosi tessuti in velluto di seta e cotone rivestono interamente le pareti.

Una ricca collezione

Lo spazio, strutturato in quinte teatrali, accoglie una ricca collezione di opere che ben testimonia i diversi campi di indagine in cui Fortuny si cimentò: dipinti, fotografie, disegni, incisioni, sculture, lampade tecniche e per l’arredo, modelli teatrali, tessuti stampati e abiti, dai celebri Delphos ai costumi per la scena. Le fonti d’ispirazione di questo eclettico artista sono ancora rintracciabili nella straordinaria biblioteca privata, al secondo piano, ricchissima di arredi, oggetti d’arte e rari volumi d’arte e di tecnica. Il Museo Fortuny è tutt’ora testimonianza della geniale capacità creativa di questo artista tra rielaborazione, sperimentazione e innovazione, e della sua presenza sulla scena intellettuale e artistica internazionale a cavallo tra Ottocento e Novecento.

Fonte e foto https://fortuny.visitmuve.it/it/il-museo/sede/la-sede-e-la-storia/

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