Arte

Cresce il patrimonio dei Musei Civici grazie al legato testamentario di Maria Francesca Tiepolo

Il sindaco Brugnaro: "Un gesto di grande generosità da parte di una donna che ha tanto amato la sua città".

Cresce il patrimonio dei Musei Civici grazie al legato testamentario di Maria Francesca Tiepolo
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Un patrimonio artistico che diventa ancora più esclusivo e prezioso quello dei Musei Civici grazie alle opere dal valore stimato di oltre 300mila euro.

Musei Civici

La Giunta comunale, riunitasi oggi in web conference, ha approvato la delibera con la quale si acquisisce il legato testamentario di opere d’arte disposto dalla defunta Maria Francesca Tiepolo, insigne studiosa delle discipline archivistiche, già Direttore dell’Archivio di Stato di Venezia dal 1977 al 1990 e Sopraintendente Archivistico per il Veneto ed ultima discendente diretta della famiglia dogale Tiepolo. Con il testamento olografo ha legato al Comune, ad incremento delle raccolte del Museo Correr, una serie di opere di speciale valore artistico e storico, degne di alto interesse e dal valore totale stimato in oltre 300.000 euro.

Preziose opere d'arte

Il Comune di Venezia si trova così ad arricchire il patrimonio dei Musei Civici con sei dipinti (olio su tela) di varia misura per un valore di stima pari a 146.000 euro, due arazzi con lo stemma della famiglia Tiepolo per un valore di stima pari a 60.000 euro, tre gilet (manifattura veneta) per un valore di stima pari a 55.000 euro, cinque miniature (dipinti, oggetti e forme di dimensioni ridotte raffiguranti esponenti della famiglia Tiepolo) per un valore di stima pari a 22.000 euro, un biglietto da visita conservato in una cornice lignea per un valore di stima pari a mille euro e un manoscritto cartaceo rilegato, con reperti vegetali per un valore di stima pari a 20.000 euro.

Il commento del sindaco Luigi Brugnaro

“Per la Città di Venezia è un onore e un grande orgoglio poter includere nel patrimonio artistico della città queste eccezionali opere appartenute a una delle famiglie che hanno contribuito a fare la storia della nostra Repubblica – ha commentato il sindaco Luigi Brugnaro  - Un sincero grazie va quindi alla defunta Maria Francesca Tiepolo, alla sua generosità e a quanto durante tutta la sua vita ha saputo fare per la sua Città e per il mondo dell’archivistica più in generale. Una donna che ha aperto l’amatissimo Archivio dei Frari ad un pubblico sempre più ampio facendo appassionare generazioni di archivisti e studiosi italiani e stranieri alla materia. Quella stessa passione che, dal punto di vista culturale, stiamo cercando di portare avanti in questi anni facendo in modo che mostre, concerti, rappresentazioni teatrali arrivino sempre più capillarmente nel territorio per appassionare le giovani generazioni. Sarà impegno della città ricordarla e onorarne la memoria”.

Note biografiche: fonte Archivio di Stato di Venezia

Maria Francesca Tiepolo – così come si legge in un ricordo pubblicato il 13 marzo 2020, giorno della morte, sul sito dell’Archivio di Stato di Venezia - era nata a Venezia il 31 maggio 1925 da antichissima casata del patriziato veneziano, una delle dodici “apostoliche”. Dopo la laurea in lettere, conseguita con Roberto Cessi all’Università di Padova, fece ingresso in Archivio nel 1952 in qualità di volontaria; due anni dopo sostenne la prova per entrare nei ruoli come funzionario e fu assegnata alla stessa sede, dove conseguì il diploma di archivistica, paleografia e diplomatica. Successivamente, superato il concorso da dirigente, visse la stagione in cui l’amministrazione archivistica italiana transitava dal Ministero dell’Interno a quello per i Beni Culturali e Ambientali: dal 1974 fu soprintendente archivistico per il Veneto, per assumere infine la direzione dell’Archivio di Stato di Venezia, che mantenne fino al 31 maggio 1990, giorno della pensione. In Archivio accolse rilevanti figure italiane ed estere, ministri e presidenti del Consiglio: anche il presidente della Repubblica Francesco Cossiga nel 1985 fece visita all’Istituto veneziano.

La figura della dottoressa Tiepolo era assai apprezzata in città; profonda conoscitrice della storia veneziana, sapeva trasmettere la sua passione in innumerevoli incontri e conferenze, che risultavano sempre di alto spessore pur nell’affabile chiarezza dell’esposizione. La preziosa documentazione dell’antica Repubblica Serenissima, conservata in Archivio di Stato, veniva così presentata ai tanti appassionati in modo semplice ma rigoroso e inappuntabile. A questo si accompagnava anche l’attività espositiva, promossa tramite l’allestimento – col concorso degli archivisti e di tutto il personale – di importanti mostre documentarie negli ambienti monumentali dei Frari, che in questo modo si proponevano ai numerosi visitatori. Tra le tante, si ricordano quella su Antonio Vivaldi e l’ambiente musicale veneziano (1978), sulla sanità (1979), sulla diplomazia veneta (1982), sulla cartografia storica (1984) e sui boschi (1987). Per il merito di tali iniziative, Maria Francesca Tiepolo fu anche riconosciuta nel 1983 quale “Veneziano dell'anno”. Nel 1989 fu inoltre creata cavaliere di gran croce al merito della Repubblica Italiana.

La vita di ricerca di Maria Francesca Tiepolo, qualificata da un’amplissima bibliografia – si cita qui solo la fondamentale Guida dell’Archivio di Stato di Venezia da lei curata (1994), che descrive dettagliatamente tutte le magistrature e gli archivi dell’antica Serenissima – si svolse anche nelle molte Accademie di cui fece parte, dall’Istituto Veneto di scienze, lettere ed arti all’Ateneo Veneto, dalla Deputazione di storia patria per le Venezie alla Società Europea di Cultura, dall’Accademia dei Concordi di Rovigo all’Ateneo di Brescia.

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