Intervento in corso

Al via il restauro dei mosaici di San Marco: ecco la GALLERY

Un segnale importante non solo per la città ma per tutto il settore dei beni culturali: finalmente, si procede.

Al via il restauro dei mosaici di San Marco: ecco la GALLERY
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La Prefettura di Venezia ha autorizzato la ripresa degli interventi sui mosaici pavimentali all'interno della Basilica di San Marco, cuore religioso e culturale, simbolo per eccellenza della città lagunare.

Un intervento tanto atteso

I lavori sono iniziati proprio oggi, 27 aprile 2020, nel pieno rispetto delle ordinanze di sicurezza emanate dai decreti ministeriali a causa del Covid19. All'opera si dedicherà una squadra composta da 4 restauratori che, nei giorni successivi, verranno aiutati da altre maestranze.

"Siamo particolarmente felici di questa possibilità" commenta il Primo Procuratore di San Marco Carlo Alberto Tesserin. "Intanto possiamo riprendere l'intervento sul pavimento musivo che è quello che preoccupa maggiormente dopo la terribile Acqua Alta dello scorso novembre. Per la difesa della Basilica dalle acque alte future, ci sono due grandi progetti programmati e in parte finanziati, grazie all'impegno del Provveditorato alle OO PP del Triveneto ed alla Regione Veneto, che ha già attribuito alla Procuratoria dei fondi straordinari. Questi progetti prevedono procedure di autorizzazione e di affidamento complesse. Inoltre esse sono opere che in gran parte riguardano l'esterno della Basilica e dunque non dipendono solo da noi. All'interno della Basilica, dove possiamo operare con i nostri dipendenti e collaboratori, abbiamo ritenuto fosse fondamentale ripartire il prima possibile."

La Basilica è stata fortemente colpita dall'Acqua Alta dello scorso 12 novembre: la cripta è stata completamente sommersa, così come il nartece e l'intera pavimentazione, fino all'altare della Madonna Nicopeia.

Procedere in sicurezza ma da subito

"E' stato appurato che il 60% della pavimentazione in marmo della Basilica di San Marco, una pavimentazione oltre 2000 metri quadri, i cui pezzi più antichi risalgono al XI secolo, è da restaurare"- ricorda l'ingegnere Pierpaolo Campostrini Procuratore di San Marco con delega ai Servizi Tecnici - non possiamo dimenticare che oltre all'evento straordinario della notte del 12 novembre, lo scorso anno le maree hanno attanagliato la città da inizi novembre fino a Natale: i mosaici pavimentali, le murature in mattoni sono rimasti sotto acqua per giorni interi (la metà delle ore dell’intero mese). Il fenomeno della corrosione salina, in assenza di interventi specifici, continua inesorabile: il lavoro deve iniziare subito con la fase di messa in sicurezza, poi proseguirà per molto tempo. "

Cosa sta succedendo

E' sempre il procuratore Campostrini che ci fornisce un'immagine più chiara dei danni fatti dall'Acqua Alta, anche a distanza di tempo:

"L’acqua salata che impregna pavimenti e pareti evapora ma rimangono i sali che fanno disgregare i mattoni, i marmi e gli intonaci su cui sono appoggiati i mosaici. Sono processi cumulativi e i danni aumentano con il passare del tempo. I fenomeni di sollevamento delle tessere musive sono stati importanti. Di qui l'esigenza di riavviare le operazioni il prima possibile. Credo che questa ripresa parziale dell'attività sia un bel segnale anche per tutto il settore dei Beni Culturali che sono un bene primario per il nostro Paese, che va tutelato anche nelle contingenze drammatiche che stiamo vivendo".

La Procuratoria, nel frattempo, sta anche lavorando per definire le procedure necessarie per affrontare la FASE 2 della riapertura al pubblico che sarà contigentata e dovrà rispettare ulteriori parametri di sicurezza.

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Il primissimo intervento di pulizia

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Efflorescenze saline

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Lo stato attuale dei pavimenti della basilica

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Si procede con attenzione sui singoli tasselli dei mosaici

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Restauratori al lavoro

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