In prefettura

Vertice sicurezza Lavoro a Venezia dopo gli incidenti: più controlli Spisal, badge e intelligenza artificiale

Il "buco": mancano 13 funzionari su 28 per fare le ispezioni. Occorre anche tracciare ore di lavoro e di formazione

Vertice sicurezza Lavoro a Venezia dopo gli incidenti: più controlli Spisal, badge e intelligenza artificiale
Pubblicato:

Nel pomeriggio di ieri, mercoledì 26 febbraio 2025, si è tenuto un vertice straordinario tra sindacati ed il prefetto di Venezia per trattare il tema della sicurezza sul lavoro. Di fatto, solo in Veneto nell'arco di una settimana sono avvenuti tre incidenti, l'ultimo dei quali ha coinvolto un operaio che è rimasto folgorato.

Incontro straordinario con focus sul personale Spisal

Durante l'incontro è stata riconosciuta la mancanza di personale, sia degli Spisal che nell'Ispettorato territoriale del lavoro. L'idea è quella di partire con una sperimentazione, un tavolo tecnico, fra sindacati e ANCE, Associazione Nazionale Costruttori Edili, per iniziare una sperimentazione che prevede l'utilizzo di strumentazione intelligente: caschetti con sensori, microchip, che quando sei in cantiere ti avvisano se sei, per esempio, troppo vicino ad un macchinario pericoloso o se stai andando fuori dai percorsi. Si pensa che con questi accorgimenti tecnici si potrebbero evitare molti incidenti sul lavoro.

Per fare in modo che queste tecnologie siano implementate, ci sarà un tavolo tecnico con la Casse edile di Venezia. Di fatto, questi strumenti sono già stati utilizzati nelle zone del centro Italia terremotate. Inoltre, si sta ipotizzando un sistema di badge per capire la formazione ricevuta dal lavoratore, il suo inquadramento professionale, il contratto, gli orari e la quantità di lavoro. Questi dati poi sarebbero inviati allo Spisal e alla Prefettura, in forma totalmente riservata e tutelando la privacy del lavoratore. Contribuendo così alla verifica delle condizioni effettive all'interno del luogo di lavoro, aiutando gli organi preposti alla sorveglianza.

Inoltre, è stato organizzato un incontro il 12 marzo in sede Spisal con tutti i soggetti responsabili della sorveglianza dei luoghi di lavoro e le organizzazioni sindacali per verificare l'andamento dei controlli, le difficoltà, l'organizzazione del servizio ed anche in parte del personale. Di fatto, anche l'Ulss 3 ha riportato che soltanto nel 2024, i tecnici della prevenzione, figura professionale preposta ai controlli, sono diminuiti da 19 a 15, segnando un calo significativo. Infatti, anche il Cgil la descrive come una vera e propria emergenza rispetto agli organici necessari a garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro, ma anche per la formazione e la prevenzione.

Le dichiarazioni dei sindacati e del Prefetto

Il Prefetto, Darco Pellos, una volta concluso l'incontro ha dichiarato:

"Tutti i soggetti che si occupano di lavoro, che è un fatto fondamentale, devono essere coinvolti. Istituzioni pubbliche, quelle preposte al controllo, ma anche soprattutto quelli che sono gli aspetti datoriali e le organizzazioni sindacali, alle quali abbiamo risposto rispetto ad un appello che è stato mandato in queste ore".

Secondo Dario De Rossi, del Cisl Venezia con delega alla Sicurezza, bisogna rendere questa professione più attrattiva e crearci attorno un sistema. Di fatto, finito l'incontro, ha dichiarato:

"Come Cisl Venezia, abbiamo fatto presente la riduzione del numero di tecnici dello Spisal nell'Ulss 3-Serenissima registrata dal 2020 al 2025 e della mancanza di ispettori del lavoro, dove ce ne sono 17 quando dovrebbero essere 90, mentre allo Spisal ne mancano 13. Crediamo che per sconfiggere questo brutto primato di morti e incidenti sul lavoro che il Veneziano sta registrando in questo inizio 2025, servano sì i corsi di formazione teorici ma bisogna mettere in campo le buone pratiche per fare qualcosa sulla prevenzione, coinvolgendo gli imprenditori e datori di lavoro, ma agire pure sugli operai. Solo così si può arginare la tendenza".

Infatti, una delle idee per migliorare la prevenzione degli infortuni è, continuare con il corso sulla sicurezza sul lavoro, ma rendendolo più interattivo, poiché serve un cambiamento sulla formazione. Inoltre, è necessario rendere più attrattiva questa professione, perché come ha affermato De Rossi:

"Stiamo assistendo a una crisi di vocazione di queste professioni che dobbiamo far tornare a essere attrattive con il rinnovo dei contratti del pubblico impiego. E per poter “attingere” professionisti anche da fuori provincia, dobbiamo essere competitivi sul tema casa, perché gli affitti sono alti e fuori mercato per molti dipendenti: l’abitazione è l’elemento centrale per attirare l’occupazione necessaria a sostenere l’economia del nostro territorio".

Giuliano Gargano, responsabile dell'ufficio stampa di Uil Veneto, ha dichiarato:

"Innanzitutto un ringraziamento alla Prefettura per la sensibilità e questo lavoro di coordinamento, purtroppo non c'è una sola causa ed una sola soluzione agli infortuni sul lavoro, perché se ci fosse l'avremmo già trovata e non staremmo a parlarne. Quindi il tema va affrontato da tutti, istituzioni, parti datoriali, che rappresentano le aziende, e le parti sociali perché ognuno deve fare il proprio pezzo".

Per poi continuare con:

"La settimana prossima andrà in giunta regionale il nuovo piano per la salute e sicurezza sul lavoro che è un protocollo al quale abbiamo lavorato per un anno e mezzo e che porterà sicuramente delle risorse sia per la formazione che per le assunzioni del personale di controllo".

Daniele Giordano, Segretario Generale di Cgil Venezia, ha dichiarato:

"Le condizioni all'interno del luogo di lavoro, come troppo spesso abbiamo visto, sono molto spesso fosche: se torniamo con la memoria a quanto è avvenuto nel cantiere di Firenze, dove per giorni nessuno era in grado di individuare chi fosse ancora presente all'interno del cantiere, direttamente o in appalto, è chiaro che questo strumento può essere un modo per tutelare i lavoratori e anche per garantire legalità e trasparenza per quelli che sono i cantieri pubblici e privati. [...] Noi abbiamo bisogno di strumenti e di sfruttare l'intelligenza artificiale al servizio della salute dei lavoratori".

Seguici sui nostri canali