Venezia replica il "modello Jesolo" contro i giovani violenti
Emessi daspo "Willy" nei confronti di una baby gang
Il Questore di Venezia Maurizio Masciopinto, coordinando un’attività di prevenzione con la Divisione Anticrimine ed il Commissariato di P.S. di Jesolo, anche quest’anno è intervenuto con una serie di misure di prevenzione di natura interdittiva mirate a contrastare quei gruppi di giovani che, in queste prime settimane di movida estiva, si erano resi responsabili di condotte gravi e violente nell’area di Jesolo.
Venezia replica il "modello Jesolo" contro i giovani violenti
Come già avvenuto nel luglio dello scorso anno (quando il Questore, ricordiamo, aveva emesso per la prima volta l’innovativa misura di prevenzione del cosiddetto “DASPO Willy”, nei confronti di sette giovani, tutti di età compresa tra i 15 ed i 17 anni e residenti nella provincia di Padova, per essersi resi responsabili di aggressione e rapina ai danni di 4 ragazzi italiani) anche in questa occasione i provvedimenti hanno l’obiettivo di impedire il riproporsi di fatti delittuosi e di interdire l’accesso alle aree della movida di Jesolo.
Tale tipologia di provvedimento, infatti, fortemente voluto dal Ministro dell’Interno, e che prende il nome da Willy Monteiro Duarte, il ragazzo romano che cadde vittima dell’ira dei bulli per aver tentato di difendere un amico, fornisce al Questore uno strumento innovativo e maggiormente incisivo per contrastare il fenomeno della movida violenta e delle aggressioni giovanili.
Il DASPO Willy, come è noto, è stato introdotto dal DL 130/2020, poi convertito con la L. 173/2020 e consente di disporre l’interdizione dalla frequenza di locali pubblici ed aree urbane prossime a questi ultimi a soggetti ritenuti responsabili di fatti che abbiano destato particolare allarme sociale e siano stati lesivi dell’ordine e della sicurezza pubblica.
Tale misura, partendo dall’analisi di ciò che è già stato commesso, permette di attuare una tutela di natura preventiva, finalizzata a porre gli autori di condotte ed episodi di violenza nella condizione di non nuocere nuovamente.
La violazione di tali misure preventive può portare poi anche a significative conseguenze dal punto di vista penale ed amministrativo per il soggetto destinatario del provvedimento.
Nel caso di specie sono stati emessi di recente 5 provvedimenti “DASPO WILLY”, che interdicono l’accesso al litorale e all’intera area della movida della città di Jesolo con specifica indicazione di luoghi e locali interessati, nei confronti di altrettanti ragazzi, che si sono resi responsabili di diversi furti avvenuti all’interno di alcuni esercizi commerciali della città.
Nello specifico i giovani, organizzati in gruppi, erano soliti introdursi all’interno dei negozi e, mentre alcuni di loro danneggiavano deliberatamente alcuni oggetti a scopo diversivo attirando in tal modo l’attenzione del titolare, altri sottraevano la merce esposta.
In alcuni casi questi atti sono stati accompagnati anche da minacce verso i gestori perché non denunciassero i fatti.
I successivi accertamenti, posti in essere dai poliziotti del Commissariato di Jesolo, già nelle ore successive ai suddetti episodi, hanno consentito di individuare ed identificare, come già accaduto per fatti analoghi verificatisi lo scorso anno, gli autori degli episodi violenti.
L’attenta analisi delle circostanze dell’aggressione, la presenza di un cospicuo gruppo di minorenni, ed il contesto intimidatorio generatosi, hanno così indotto il Questore di Venezia, Maurizio Masciopinto, ad applicare anche questa volta nei confronti di questi ragazzi la misura del cosiddetto DASPO Willy.
Trattasi di misura di prevenzione, emessa dal Questore di Venezia in linea con le direttive emanate dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza, interdicendo così ai ragazzi accesso alle aree ove si sono svolti i fatti, nonché ai locali che insistono sia su quelle aree che su quelle in loro prossimità.
L’attività della Polizia di Stato di prevenzione nell’area di Jesolo è continuata poi attraverso l’erogazione di un ulteriore Daspo, questa volta emesso nei confronti di uno straniero tunisino maggiorenne, che si era reso nei giorni scorsi responsabile di un’aggressione all’esterno di un esercizio pubblico della città.
Il provvedimento interdittivo, in questo caso, risulta sicuramente più afflittivo, inibendo al soggetto l’accesso a tutti i locali pubblici della provincia per un periodo di 2 anni, alla luce della diversa gravità delle sue condotte.
Ulteriori provvedimenti di tal tipo, inoltre, sono in via di redazione nei confronti di altri soggetti individuati dagli operatori del Commissariato di Jesolo, che nei giorni scorsi si sono resi responsabili a vario titolo di diverse violenze in altri locali della movida.
In totale son già 18 gli avvisi orali ed i fogli di via obbligatori che dai primi giorni dall’inizio di questa stagione estiva sono stati erogati dalla Questura di Venezia nei confronti di soggetti, già gravati da precedenti di polizia per attività di spaccio, violenza, aggressioni e rapine: un segnale forte e doveroso per continuare con sempre più vigore il contrasto agli episodi di violenza e degrado che hanno interessato in passato le località balneari del Venezia durante la stagione estiva della movida.