La "denuncia"

Venezia nella top ten delle province meno sicure d'Italia

Il segretario generale provinciale Fsp Polizia di Stato di Venezia, Antonio Serraino avverte: "Situazione pessima, il Governo ascolti le parti sindacali".

Venezia nella top ten delle province meno sicure d'Italia
Pubblicato:

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa diffuso dal segretario generale provinciale Fsp Polizia di Stato di Venezia, Antonio Serraino.

Venezia nella top ten delle province meno sicure d'Italia

"Situazione pessima della sicurezza nella nostra provincia. Siano ascoltate maggiormente le parti sindacali.

Prendiamo atto di quanto promesso dal Ministro dell’Interno Lamorgese, presente alcuni giorni fa al Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, ma la stessa dovrebbe conoscere prima in cui sono costretti a lavorare i poliziotti a Venezia, condizioni pessime a partire dalla questura.

Condizioni scaturite, a nostro parere, dalla famosa riorganizzazione voluta dal Questore e osteggiata dall’FSP POLIZIA che ha provocato nuovi assetti organizzativi interni che stanno creando emergenze su emergenze e che ledono i diritti e la dignità dei poliziotti. Malessere che a nostro parere rischia di incidere negativamente sul servizio reso ai cittadini. Le necessità e le urgenze lavorative potevano e quindi dovevamo essere preventivate ed evitate; lo si poteva fare, ma non siamo stati ascoltati. Noi le avevamo già individuate.

Non è trascorso molto tempo (4 aprile u.s.) quando abbiamo dimostrato, numeri alla mano, che il progetto di riorganizzazione del controllo del territorio voluto dal Questore Masciopinto, presentava delle grosse falle. Se con la nostra nota di allora abbiamo evidenziato la mancanza sul territorio della volante terrestre del Lido ben 35 volte su 100, ad oggi la situazione è ancora più disastrosa: la pattuglia del Lido non è mai stata programmata da circa un mese e mezzo a questa parte! E questa è solo la punta dell’iceberg ! Sulla situazione del Lido di Venezia è stata addirittura presentata una interrogazione parlamentare da parte dell’On. Alex Bazzaro (LEGA).

Infatti, anche il controllo del vasto territorio della terraferma veneziana soffre una crisi senza precedenti. Esempio disarmante, increscioso ed inaccettabile è quanto avvenuto lo scorso 27 luglio quando era presente una sola volante nel turno pomeridiano (anziché “minimo 3” come previsto dal piano del controllo del territorio) a coprire tutte e tre le zone della stessa terraferma veneziana! Lasciare al proprio destino una sola Volante, sulle “minime” tre previste a copertura di tutte e tre le zone del territorio terrestre è da incoscienti!

Se fosse successo qualcosa all’equipaggio dell’unica Volante sul territorio, se ci fosse stato bisogno di un ausilio, chi sarebbe andato in soccorso??? Le croniche problematiche sono sì da imputarsi alla carenza di personale assegnato all’UPGSP, ma anche, ed in maniera preminente, alla mancanza di provvedimenti strutturali e risolutivi. Abbiamo sperato sino all’ultimo che le recenti assegnazioni e movimenti interni del personale del 29 luglio u.s. potessero dare un po’ di respiro alla Squadra Volanti della provincia veneziana, ed invece…

Altra situazione che giudichiamo assurda, come già denunciato diverse volte in precedenza, assegnare neo agenti in prova all’UPGSP sta creando non poca preoccupazione al personale più “anziano”. Dover uscire di volante con un giovane Operatore, che ha zero giorni di servizio, crea qualche timore, perché non si sa quale sarà la sua reazione alle situazioni che giornalmente si affrontano in strada. Fino ad ora, fortunatamente, è sempre andata bene, ma dobbiamo per forza aspettare la disgrazia prima che si capisca che in Volante servono volontari un con un minimo di esperienza e non gli ultimi arrivati?

Per non parlare del fatto che dopo settimane passate a tentare di formare i giovani Operatori, se si ripeterà quanto successo nelle precedenti occasioni, per la maggior parte saranno inviati in altri uffici o corpi di guardia, rendendo di fatto vani gli sforzi profusi per la loro formazione.

Non è più accettabile questa paradossale e pericolosa situazione. Così come non è accettabile che i turni delle Volanti contino appena 14/15 Operatori tra capo turno, sala operativa e volanti terrestri. Sono numeri ridicoli che non permettono di sopperire alla mole di lavoro che il territorio veneziano presenta.

A titolo informativo Venezia, secondo l’indice della criminalità del 2020 sviluppato dal “Sole 24 Ore” con i dati forniti dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza, è tristemente tra le province meno sicure posizionandosi al 10° posto su 106 province. Questa impietosa classifica si commenta da sola!

Il personale delle volanti è giovanissimo e sceso di numero, mancano ufficiali di polizia giudiziaria, ci sono volanti composte da capi pattuglia con pochi mesi di servizio e agenti in prova come autisti. In questura, ed in particolar modo alle volanti terrestri e lagunari, serpeggia un malessere lavorativo che sta sempre più inducendo tanti colleghi ad andare via da quello che in passato era l’Ufficio più gettonato.

SITUAZIONE POLFER MESTRE

ALLARME ORGANICI ALLA POLFER IN PROVINCIA DI VENEZIA. UN MENO 50% DI MEDIA RISPETTO ALLA FORZA PREVISTA DALLE PIANTE ORGANICHE DI FINE ANNI OTTANTA.... LA SEZIONE DI MESTRE ADDIRITTURA TOCCA UN MENO 60%.

Anni e anni di abbandono da parte del Dipartimento della PS hanno fatto si che solo nella provincia di Venezia la Polfer sia sotto del 50%. L’Ufficio peggiore la Polfer di Mestre che per numeri di interventi e altro è il primo della provincia ma registra un meno 60% del personale previsto. Siamo oramai abituati a lavorare sottorganico ma non possiamo tollerare che la forza disponibile, rispetto a quanto sarebbe previsto da piante organiche ormai vecchie del 1989, sia sotto in media del 50%.

Per questo auspichiamo che con i prossimi movimenti e assegnazione dei neo agenti a livello ministeriale si decidano di rinforzare una volta per tutte gli organici perchè possiamo tollerare un meno 20/30% ma arrivare addirittura ad un meno 60 di Mestre non si può ne sentire e ne vedere. Tutto questo deficit di personale si traduce poi in meno sicurezza sullo scalo ferroviario, situazioni ingestibili del personale e altro ancora.

La nostra protesta è indirizzata proprio al Dipartimento della P.S. perchè i vari Dirigenti che si sono succeduti, benchè richiedano potenziamenti, sono costretti a lavorare con il personale che mette a disposizione il Ministero. Anche questi ultimi, delle volte, dimostrano scarsa volontà di rinforzare Mestre pur avendone le possibilità ma comunque crediamo che ci sia un limite alla decenza e alla dignità dei poliziotti e questo limite è stato abbondantemente superato.

SITUAZIONE POLIZIA DI FRONTIERA

Proprio il Ministro Lamorgese ha parlato di aumento dei controlli in particolare negli aeroporti per la questione che riguarda i green pass. Ma il Ministro ha fatto una passeggiata a controllare la situazione degli organici proprio all’aeroporto di Venezia? Beh si renderà conto come spesso mansioni demandate agli Ufficiali di PG siano svolte da agenti di PG.

Non abbiamo un dato aggiornato a ieri ma la carenza dell’organico di Ufficiali di PG si aggira attorno al 60% e se si pensa che stiamo parlando del terzo scalo nazionale, la situazione la dice lunga su quanta poca attenzione il Dipartimento della PS ha verso una città, quella di Venezia, che ospita eventi nazionali e mondiali, basti pensare al G20 di luglio u.s.

Al Ministro Lamorgese diciamo che la pubblicità fa bene alla sicurezza, ma quando dietro le quinte c’è una organizzazione che risponde alle legittime esigenze del cittadino e degli operatori di polizia. Questo, a nostro parere, presso la questura di Venezia in primis, alla Polfer e alla Frontiera, sta venendo meno".

Seguici sui nostri canali