Venezia fantasma: come appare la città senza turisti FOTO
Lo scenario che si presenta è surreale: pochissimi residenti e forze dell'ordine gli unici presenti.
Una Venezia fantasma che affascina e spaventa al tempo stesso: ecco come si presenta la Laguna ai tempi del Coronavirus.
Le prime impressioni
Servizio e foto di Elisa Bologna
Muoversi tra le calli di Venezia è surreale. Per chi percorre abitualmente le strade che portano verso Rialto o San Marco, vedere la città così vuota e malinconica è un colpo al cuore. Certo, non ci si poteva aspettare nulla di diverso: il decreto ministeriale è chiaro e le Forze dell'Ordine stanno lavorando attivamente perché i divieti vengano rispettati ma non si può non rimanere stupiti di fronte a questo cambiamento.
La città recupera il suo tempo
Nessuno corre per salire sul vaporetto né per raggiungere piazzale Roma in attesa del tram: le corse sono state notevolmente ridotte e gli appuntamenti di lavoro cancellati, dato che i pochi che rimangono in attività spesso lavorano da casa o a porte chiuse nel proprio ufficio.
Della Venezia frettolosa e impegnata non resta che un ricordo, neanche troppo lontano: gli eventi in città sono stati annullati solo il 23 Febbraio, quando è esplosa l'emergenza a livello nazionale. Sono bastate tre settimane per rendere una città colorata e vivace una Venezia fantasma.
Un'aria tutta nuova
Sono bastate due ore in giro per Venezia per assaporare un gusto del tutto nuovo. Pochissimi residenti (per lo più anziani) che si spostano su e giù per i ponti con i loro carrelli della spesa, tanti gabbiani che osservano i curiosi con aria altezzosa e una brezza primaverile che non riesce a scaldare fino in fondo. Della città magica protagonista di romanzi e film Venezia è diventata una provincia silenziosa, mite.
Venezia fantasma ma per quanto ancora?
Stando a quanto riportato dal decreto ministeriale, dovremo aspettare fino al 3 di Aprile prima di vedere la nostra città popolarsi nuovamente. Chissà come sarà la città lagunare, una volta tolte le mascherine e passata l'ansia da contagio.