Trasporto pubblico

Venezia, autista aggredito in piazzale Roma da due borseggiatori

A seguito dell'episodio il sindacato ha proclamato lo sciopero di 24 ore senza garanzia delle fasce dei servizi minimi il prossimo venerdì 8 novembre.

Venezia, autista aggredito in piazzale Roma da due borseggiatori
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Nella serata di venerdì 18 ottobre, alle ore 20.10, si è consumata un'aggressione da parte di due borseggiatori, a danno di un autista Actv Venezia (alla guida di un bus della linea 5, da piazzale Roma a Venezia sino all'Aeroporto "Marco Polo" di Tessera-Venezia). L’uomo è stato aggredito per aver invitato i due a non salire a bordo. Se la caverà con 10 giorni di prognosi.

Sciopero di 24 ore dopo questo episodio

Immediata la reazione del sindacato per quella che è definita come l'ennesima aggressione ai danni di un tesserato dell'Actv. Di seguito, la presa di posizione del coordinatore Rsu Actv Fit Cisl, Guido Scarpa:

«A lui esprimiamo tutta la nostra solidarietà, rendendoci pronti ad assisterlo qualora richiedesse il nostro aiuto. Più volte abbiamo segnalato e chiesto alla Direzione Actv e alle istituzioni competenti d’intervenire per evitare e reprimere tale fenomeno, che diversamente dal passato sta assumendo un carattere di continuità.

Il 5 settembre 2024 la Fit Cisl nazionale, assieme alle organizzazioni sindacali nazionali degli autoferrotranvieri, hanno ancora una volta attivato il tavolo ministeriale, per applicare il protocollo nazionale di sicurezza dell’1 aprile 2022. I contenuti di tale documento si dovranno tradurre a livello territoriale in azioni concrete finalizzate alla prevenzione e contrasto delle aggressioni del personale di esercizio. Ricordiamo che una delle motivazioni per cui è sempre più difficile trovare personale che si presti a svolgere il mestiere del tranviere è la paura delle aggressioni.

Infatti uno dei temi per cui è stato proclamato lo sciopero di 24 ore senza garanzia delle fasce dei servizi minimi il prossimo venerdì 8 novembre, oltre che per il rinnovo del contratto collettivo nazionale dei lavoratori degli autoferrotranvieri internavigatori è il contrasto alle aggressioni».

"Non si può aspettare che succeda qualcosa di irreparabile"

«Non si può aspettare che succeda qualcosa di irreparabile a nessuno dei nostri colleghi. Occorre attivare immediati provvedimenti come ad esempio: fornire la bodycam come elemento deterrente al personale di esercizio, corsi e idonei strumenti di autodifesa (spray al peperoncino), apparecchi di comunicazione diretta per la richiesta di aiuto con le forze dell'ordine, cabine di guida blindate e l’impiego maggiore di personale ai capolinea più critici del personale ispettivo e di controllo aziendale. Inoltre l'azienda deve tutelare il personale, anche legalmente, in tutte le sedi, costituendosi anche parte civile. Questi alcuni esempi ricordando che la sicurezza del personale è la sicurezza dei passeggeri e che non può passare per una questione di costi».

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