Vendevano auto "fantasma", incassavano l'anticipo e poi sparivano nel nulla
Il campo base di questi truffatori era in provincia di Venezia
Militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Venezia e personale della Polizia di Stato in forza alla Polizia Stradale di Venezia hanno dato esecuzione congiunta a una serie di perquisizioni disposte dalla Procura della Repubblica di Venezia nei confronti di un gruppo con base nel veneziano, indiziato di commettere truffe nel commercio di autovetture.
Vendevano auto "fantasma", incassavano l'anticipo e poi sparivano nel nulla
Le operazioni odierne costituiscono l’esito di un’articolata attività d’indagine (“OPERAZIONE SUPERCAR”) condotta congiuntamente dalla Polstrada e dalla Guardia di Finanza di Venezia, sotto la direzione della Procura della Repubblica lagunare, che ha consentito di acquisire qualificati elementi indiziari nei confronti dei responsabili della commissione di molteplici reati fra cui truffe nel commercio di auto d’importazione, intestazione fittizia di un autosalone, evasione fiscale e falsità in atti pubblici.
In particolare, il modus operandi posto in essere dagli indagati prevedeva annunci pubblicitari sui principali portali di vendita online di auto a cui seguivano accordi contrattuali con i clienti che dopo aver versato gli acconti non riuscivano più ad avere contatti con i venditori, che si rendevano irreperibili.
In un secondo momento gli indagati, attraverso il coinvolgimento di un autosalone della provincia lagunare, si sono dedicati all’importazione dalla Germania, nel periodo compreso tra il 2021 e il 2022, di un centinaio di autoveicoli seminuovi di grossa cilindrata, prevalentemente Audi e BMW, venduti a 40.000/50.000 euro ciascuno in totale evasione d’imposta e pertanto a prezzi inferiori a quelli di mercato.
L’aggiramento della normativa fiscale era agevolata dall’intestazione fittizia delle auto a persone fisiche prestanome che non consentiva un’immediata riconducibilità all’autosalone cui erano effettivamente destinate per la vendita.
Le perquisizioni personali e domiciliari sono state eseguite nei confronti di 6 persone fisiche coinvolte nelle indagini, residenti nelle province di Venezia, Padova e Pordenone.