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Tsunami in Veneto, allarme rientrato: si temevano onde anomale dopo il sisma in Turchia

Il messaggio diffuso dal Suem ha provocato una discreta preoccupazione...

Tsunami in Veneto, allarme rientrato: si temevano onde anomale dopo il sisma in Turchia
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Per fortuna l'allarme è rientrato. Ma per qualche ora si è temuto il peggio.

Tsunami in Veneto, allarme rientrato: si temevano onde anomale dopo il sisma in Turchia

Il bilancio del terremoto che ha colpito il territorio tra la Siria e la Turchia nella notte tra domenica e oggi, lunedì 6 febbraio 2023, è pesantissimo: si parla di un migliaio di morti e di migliaia di feriti. Una strage, insomma, senza usare giri di parole. La magnitudo massima registrata dalla scia sismica ha toccato il 7.9 della scala intorno alle 2 di notte.

Ma la scossa ha provocato anche ripercussioni nei Paesi del Mediterraneo. In particolare, tra le coste italiane dell'Adriatico, si è pensato che il litorale veneto fosse "sensibile" alle conseguenze del terremoto. E infatti in mattinata il Suem ha emanato una nota particolarmente allarmante: si temevano onde anomale. Il messaggio è stato particolarmente chiaro:

"Per la regione Veneto livello allerta rosso per l'evento sismico del 6 febbraio 2023 delle 2.17 in turchia".

Fortunatamente però, con il trascorrere delle ore, la situazione in mare è migliorata e il Dipartimento di Protezione civile ha deciso di revocare l'allarme sulla base dei dati rilevati dal Centro Allerta Tsunami.

Terremoti più disastrosi in Italia

  1. Messina e Reggio Calabria (28 dicembre 1908), 7,24 M, 100.000 morti
  2. Val di Noto, Sicilia orientale (11 gennaio 1693), 7,69 M, 60.000 morti
  3. Reggio Calabria e Messina (5 febbraio 1783), 6,91 M, 50.000 morti
  4. Avezzano, Abruzzo (13 gennaio 1915), 6,99 M, 30.519 morti
  5. Verona (3 gennaio 1117), 6,49 M, 30.000 morti
  6. Irpinia e Sannio (5 dicembre 1456), 6,96 Mw, 30.000 morti
  7. Catania (4 febbraio 1169), 6,60 Mw, 20.000 morti
  8. Montemurro, Basilicata (16 dicembre 1857), 6,96 Mw, 12.000 morti
  9. Nicastro (oggi Lamezia Terme), Calabria (27 marzo 1638), 7,00 Mw, oltre 10.000 morti
  10. Carinzia e Friuli (25 gennaio 1348), 6,66 Mw, 9900 morti

Il commento del Governatore Zaia

"Esprimo la mia vicinanza, a nome di tutti i veneti, alle popolazioni turche e siriane coinvolte dal gravissimo terremoto di stanotte. Quanto accaduto è una tragedia immane; una preghiera per le migliaia di vittime e per le loro famiglie".

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