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L'esito
Omicidio a Jesolo, l'autopsia conferma: Roberto Basso ucciso con ripetuti colpi alla nuca
Secondo l'esame autoptico il tabaccaio è deceduto tra la mezzanotte e l'una di lunedì 6 maggio 2024
Ancora tanti gli interrogativi sulla morte di Roberto Basso, il 64enne trovato senza vita nella sua casa a Jesolo lo scorso lunedì, 6 maggio 2024. Giovedì 9 maggio 2024, è stata eseguita l'autopsia sul corpo della vittima, la Procura intanto ha aperto un fascicolo per omicidio volontario.
Omicidio di Roberto Basso
Ancora sconosciuti l'autore e il movente dell'omicidio di Roberto Basso, che lo scorso lunedì è stato trovato senza vita nella sua abitazione a Jesolo in via Antiche Mura.
Il 64enne, dopo la morte dell'anziana madre, viveva da solo in campagna e gestiva una tabaccheria in Piazza Marina nel lido di Jesolo.
La sera dell'omicidio (tra domenica 5 e lunedì 6 maggio), come testimoniano le riprese di una telecamera di un negozio vicino, Basso aveva chiuso la tabaccheria 10 minuti prima di mezzanotte.
Dopo la chiusura è tornato a casa, a Jesolo Paese, e qui deve aver incontrato il suo assassino, che lo ha colpito tra la testa e il collo con un oggetto appuntito.
L'autopsia: Roberto Basso ucciso con ripetuti colpi alla testa
L'autopsia eseguita giovedì 9 maggio 2024 ha confermato che il tabaccaio è stato ucciso con ripetuti colpi tra la testa e alla nuca.
L'omicidio, sempre secondo l'esame autoptico, sarebbe stato commesso tra la mezzanotte e l'una di lunedì 6 maggio, quindi poco dopo il suo rientro a casa.
Tanti gli interrogativi
Il giallo sulla sua morte del tabaccaio presenta ancora tanti interrogativi: resta sconosciuto il movente e l'arma del delitto, cercata anche con i droni nei campi vicini, non è ancora stata ritrovata. Inoltre, c'è il mistero del portone d'ingresso chiuso dall'interno: il 64enne è stato ritrovato in camera da letto, coi vestiti addosso.
A trovare il corpo senza vita di Basso è stato un fratello della vittima, che prima di chiamare i soccorsi e di avvertire le autorità si è consultato con i parenti. L'allarme è stato lanciato solo tre ore dopo. Tutti i familiari sono stati interrogati e i loro cellulari sono stati sequestrati.
La Procura di Venezia ha aperto un fascicolo per omicidio volontario, ma non si esclude l'ipotesi di una rapina finita male. Il tabaccaio era solito portare con sé l'incasso.
