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Spaccate alle vetrine: presa la banda dei tombini

Il plauso del sindaco Brugnaro: "Un'indagine che dà una risposta ai cittadini di fronte all'emergenza sociale che colpisce i nostri commercianti"

Spaccate alle vetrine: presa la banda dei tombini
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Il sindaco Luigi Brugnaro nel corso di una conferenza stampa convocata nella Smart Control Room del Tronchetto ha annunciato il risultato di una brillante operazione degli agenti della Polizia Locale nel contrasto al fenomeno dei vandalismi notturni che hanno colpito numerose attività commerciali di Mestre.

Spaccate alle vetrine: presa la banda dei tombini

“La notte scorsa abbiamo arrestato tre persone in flagranza di reato mentre sfondavano la vetrina di un esercizio commerciale con un tombino. Un risultato frutto di alcune notti di appostamento da parte degli agenti della nostra Polizia locale che, in borghese, hanno dedicato ore ed ore per individuare questi tre soggetti che sono ora in mano al giudizio della magistratura - ha annunciato Brugnaro -. Volevo ringraziare pubblicamente gli agenti che si sono resi protagonisti di questa indagine, per il loro impegno e dedizione anche a scapito di ore di sonno e di quelle che potevano dedicare alla famiglia. Ma volevo dare risalto a questa brillante indagine per dare una risposta ai cittadini di fronte a quella che è un’emergenza sociale che ha esasperato i commercianti della nostra città, che da settimane vanno a casa la sera con la paura di scoprire la vetrina del proprio negozio sfondata.

Sappiamo che il problema esiste e sono d’accordo con chi, silenziosamente, ha manifestato nei giorni scorsi e con i motivi che hanno spinto tanta gente a scendere in strada - ha quindi proseguito il sindaco -. A chi amministra va il compito di risolvere i problemi: noi abbiamo dato un forte segnale di presenza con questi tre arresti e con il brillante lavoro dei nostri agenti che hanno svolto un lavoro encomiabile se per in sinergia con le altre Forze dell’ordine.

Al Governo, che è in carica da soli tre mesi, il compito di correggere le norme - ha poi concluso il primo cittadino -. Sono d’accordo con la depenalizzazione ma non può tradursi in impunità di fronte ad un certo tipo di reati. Ripartirà da Venezia, con ogni via possibile, la proposta di dare al giudice di pace poteri penali contro questi reati che sono sì minori ma i più fastidiosi. Le leggi che si applicano oggi non sono idonee al momento storico che stiamo vivendo, non solo a Venezia e a Mestre ma in tutta Italia. Su questo tema non mi fermerò di certo e proprio per dare quelle risposte che tutti quei cittadini che hanno manifestato per le strade di Mestre l’altro giorno aspettano”.

A complimentarsi con gli agenti della Polizia locale protagonisti dell'indagine è stato anche l'assessore alla Sicurezza, Elisabetta Pesce, evidenziando la professionalità che contraddistingue gli operatori del Corpo.

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