Ha seminato il panico in città

Spaccate alle vetrine, c'è finalmente un nome dietro la banda del tombino: è uno straniero senza fissa dimora

Indagini lampo ma approfondite hanno permesso di chiudere il cerchio intorno a un sospettato...

Spaccate alle vetrine, c'è finalmente un nome dietro la banda del tombino: è uno straniero senza fissa dimora
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La Procura della Repubblica di Venezia ha autorizzato la divulgazione della notizia che la Polizia Locale di Venezia ha individuato, identificato, foto segnalato e deferito all’Autorità Giudiziaria un soggetto straniero, senza fissa dimora, sospettato di essere l’autore di almeno quattro episodi di furti con violenza sulle cose operati nel centro di Mestre.

Spaccate alle vetrine, c'è finalmente un nome dietro la banda del tombino: è uno straniero senza fissa dimora

I fatti in ipotesi attribuiti al sospetto sono quattro e riguardano lo sfondamento delle vetrine di tre esercizi commerciali e di ristorazione e di una autovettura, con successiva predazione. Il primo episodio in ordine di tempo ha riguardato due furti avvenuti presso un esercizio commerciale a distanza di pochi giorni, entrambi supportati da filmati di video sorveglianza interna. A seguito della denuncia di furto con scasso presentata dalla proprietà presso il Servizio Sicurezza Urbana della Polizia Locale di Venezia, il Nucleo Scientifico del Corpo acquisiva i filmati che ritraevano un soggetto nell'atto asportare del materiale dai locali suddetti dopo aver infranto la vetrata.

L'osservazione dei fotogrammi salienti estrapolati dal circuito di videosorveglianza installato nell'immobile ha consentito al personale esperto di individuare la corrispondenza tra l'ignoto autore del fatto e un soggetto senza fissa dimora presente in città. L'approfondita analisi biometrica dei tratti fisionomici del soggetto, dell'abbigliamento indossato e degli accessori, con l'ausilio di strumentazione dedicata, ha evidenziato la congruenza tra i due individui consentendo alla polizia giudiziaria che ha in carico il procedimento di attribuire la presunta responsabilità del fatto al medesimo individuo.

La stessa tecnica è stata accertata in occasione dello sfondamento del vetro di una autovettura ai fini di scasso avvenuto nel Rione Piave. In questo caso il soggetto veniva individuato grazie alla video sorveglianza comunale. Il quarto caso ha riguardato un esercizio di somministrazione, anche questo con sfondamento della vetrata e predazione all’interno. Anche in questi due casi il lavoro di comparazione svolto dal Nucleo Scientifico del Corpo e la conoscenza dei soggetti problematici presenti sul territorio da parte degli uomini del Servizio Sicurezza Urbana ha consentito di individuare il sospetto colpevole.

“Voglio ringraziare la nostra Polizia locale che ha identificato e deferito all’Autorità Giudiziaria uno dei presunti responsabili delle spaccate alle vetrine del centro di Mestre - è il commento del sindaco Luigi Brugnaro -. Un grande risultato conseguito in breve tempo grazie ad un minuzioso lavoro supportato sia dalle immagini delle attività commerciali colpite sia dalle telecamere di sorveglianza della città. Una risposta importante e concreta che diamo ai cittadini e che conferma come sul fronte della sicurezza non molliamo!”.

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