La sentenza della Corte d'Appello

Soldati morti per amianto sulle navi della Marina Militare, condannati tre ex ammiragli

Mauro Battistini, deceduto nel 2010, e Costantino Grasso, morto nel 2005, hanno contratto il mesotelioma pleurico lavorando per decenni a contatto con le polveri di amianto sulle navi e nei cantieri navali

Soldati morti per amianto sulle navi della Marina Militare, condannati tre ex ammiragli
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La Corte d'Appello di Venezia ha emesso nella serata di mercoledì, 13 marzo 2024, una sentenza che riconosce la responsabilità di tre dirigenti della Marina Militare nella morte per mesotelioma pleurico di due lavoratori dipendenti: Mauro Battistini e Costantino Grasso.

(Foto di copertina Wikimedia Commons)

Amianto sulle navi della Marina Militare, condannati tre ex ammiragli

Mauro Battistini, originario di La Spezia, deceduto nel 2010, e di Costantino Grasso, catanese, morto nel 2005, hanno contratto il mesotelioma pleurico lavorando per decenni a contatto con le polveri di amianto sulle navi e nei cantieri navali della Marina Militare.

Per la morte di Battistini, aggiustatore meccanico dal 1981 al 1996, e di Grasso, marinaio di coperta e nell'arsenale militare di La Spezia dal 1982 al 2005, la Corte d'Appello di Venezia ha riconosciuto le responsabilità di tre ex ammiragli della Marina Militare.

La condanna

Tutti e tre i dirigenti hanno ricoperto ruoli di responsabilità durante il periodo in cui i lavoratori prestavano servizio in ambienti "pieni di amianto".

Agostino Di Donna è stato condannato a un anno e tre mesi per omicidio colposo, mentre Angelo Mariani e Guido Venturoni sono stati condannati a un anno ciascuno. Inoltre, sono stati ordinati risarcimenti e il pagamento delle spese processuali per gli eredi e per le parti civili.

Il processo iniziato nel 2005

Il processo ha avuto inizio a Padova nel 2005, quando vennero presentate le prime denunce riguardanti decessi e malattie causate dal mesotelioma.

Il tribunale di Padova divenne il centro focale per tutti i procedimenti riguardanti la Marina Militare, confermato anche dalla Cassazione come competente per casi di morte e malattie derivanti dal lavoro di migliaia di dipendenti sulle navi militari italiane.

Medicina Democratica: "La battaglia non è ancora finita"

A renderlo noto Medicina Democratica, che si è costituita parte civile nel cosiddetto "Processo Marina 2".

L'avvocata Laura Mara, di Medicina Democratica e AIEA (Associazione Italiana Esposti Amianto), ha commentato che questa sentenza rappresenta un importante riconoscimento della connessione tra l'esposizione all'amianto e le responsabilità dei vertici della Marina Militare.

“Finalmente un altro importante riconoscimento della Giustizia del nesso fra l’esposizione alle polveri di amianto e le responsabilità di chi svolgeva ruoli apicali nella Marina Militare” ha dichiarato Laura Mara.

Laura Mara ha inoltre sottolineato l'importanza di questa sentenza per la vasta casistica di malati e morti per amianto, indicando che la lotta legale continua con nuovi elementi a disposizione per affrontare altri casi in corso in diversi tribunali.

"La Corte d’Appello di Venezia ha lavorato molto bene nell’affrontare questi casi specifici – ha aggiunto Laura Mara - e da questa sentenza scaturiscono elementi giurisprudenziali di grande rilevanza per la casistica sterminata di malati e morti di amianto: la battaglia è tutt’altro che finita, ma abbiamo elementi nuovi per affrontare tante altre viene processuali per vittime di amianto in corso in diversi ambiti e tribunali".

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