Operazione dei Carabinieri

Sgominata rete di spaccio nel quartiere Piave a Mestre, i pusher nigeriani arrivavano in treno da Padova e Treviso

Arrestate otto persone e sequestrati circa 200 grammi di cocaina ed eroina, per un valore stimato di 8.000 euro. Gli spacciatori nascondevano le dosi in bocca, pronti a disfarsene o ingerirle in caso di controlli

Sgominata rete di spaccio nel quartiere Piave a Mestre, i pusher nigeriani arrivavano in treno da Padova e Treviso
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Nelle prime ore della mattina di martedì 3 dicembre 2024, su delega della Procura della Repubblica di Venezia, i Carabinieri della Compagnia di Mestre, con il supporto delle unità cinofile del Nucleo di Torreglia e delle Squadre di Intervento Operativo del 4° Battaglione mobile "Veneto", hanno eseguito un'ordinanza del GIP presso il Tribunale di Venezia nei confronti di undici cittadini nigeriani, accusati di traffico illecito di sostanze stupefacenti.

Sgominata rete di spaccio nel quartiere Piave a Mestre

L'operazione, condotta a Mestre, Padova, Campobasso e Conegliano Veneto, rappresenta l'epilogo di un'indagine avviata dalla Procura e portata avanti dai Carabinieri di Mestre tra giugno e ottobre 2023.

Le investigazioni hanno consentito di individuare un'organizzazione composta da spacciatori nigeriani che gestiva in modo monopolistico una delle più attive piazze di spaccio nel quartiere Piave di Mestre.

Gli indagati, provenienti quotidianamente dalle province di Padova e Treviso utilizzando il treno, adottavano sofisticate strategie operative per evitare i controlli, incluse vedette incaricate di monitorare l'area. La vendita degli stupefacenti, prevalentemente cocaina ed eroina, avveniva per strada, con singole dosi da 0,2 grammi vendute a prezzi variabili tra 15 e 20 euro.

Le indagini

L'indagine ha rivelato che i clienti, tra cui alcuni minorenni, potevano contattare i pusher per concordare il luogo della consegna o recarsi direttamente sul posto, certi della presenza degli spacciatori.

Questi ultimi nascondevano spesso le dosi in bocca, pronti a disfarsene o ingerirle in caso di controlli imprevisti. Tra i clienti era presente una "clientela fidelizzata", come dimostrato dalle dichiarazioni di un consumatore che ha ammesso di acquistare una dose al giorno per tre anni consecutivi e di un altro che ha comprato cocaina nel quartiere almeno cento volte durante l'estate.

Durante le indagini sono state arrestate otto persone in flagranza di reato e sequestrati circa 200 grammi di cocaina ed eroina, per un valore stimato di 8.000 euro. Diciotto consumatori sono stati segnalati all'Autorità Prefettizia per i provvedimenti di competenza. Tra gli undici indagati, quattro sono stati condotti in carcere, due sono sottoposti al divieto di dimora nella Città Metropolitana di Venezia per la lieve entità dei fatti contestati, mentre cinque risultano ancora ricercati.

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