Blitz della Guardia di Finanza

Sequestrati 17mila articoli contraffatti e 63 chili di alimenti non a norma a Mestre e Venezia

I controlli delle Fiamme Gialle nei negozi e negli esercizi commerciali a Mestre e nel centro storico di Venezia. Il Governatore Zaia: "Complimenti e grazie per l’ottimo lavoro”

Sequestrati 17mila articoli contraffatti e 63 chili di alimenti non a norma a Mestre e Venezia
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Nel quadro dei controlli economici continuativi condotti dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Venezia, i militari del 1° e 2° Nucleo Operativo Metropolitano, insieme ai Baschi Verdi di Venezia, hanno effettuato diversi interventi su vari fronti operativi. Questi includono la verifica della corretta certificazione dei corrispettivi, il contrasto al lavoro in nero, la lotta contro la vendita di prodotti irregolari, non sicuri o contraffatti, e il controllo della conformità delle strutture ricettive non alberghiere.

Controllati 14 negozi e sequestrati più di 17mila prodotti

I controlli del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Venezia si sono concentrati soprattutto a Mestre e nel centro storico di Venezia, dove sono stati ispezionati esercizi commerciali gestiti da individui di origine straniera, talvolta con precedenti penali o segnalati come a rischio dalle autorità competenti.

I controlli della Guardia di Finanza

In seguito a tali operazioni, i finanzieri hanno confiscato 17.350 articoli tra bigiotteria, souvenir, prodotti per la persona e accessori d'abbigliamento. Questi articoli, rinvenuti in 14 negozi ed esercizi commerciali (9 nel centro storico e 5 in terraferma, nella zona di via Piave), erano privi delle informazioni obbligatorie previste dalla legge a tutela dei consumatori.

Confiscati alimenti senza informazioni sugli allergeni

In un episodio a Mestre, nella zona di via Piave, sono stati confiscati 63,21 kg di alimenti, principalmente destinati alla preparazione di cibi e bevande etniche, privi delle necessarie informazioni sugli allergeni.

Questa operazione ha comportato una richiesta di sanzioni amministrative per un totale di 16.000 euro al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. L'azione è stata condotta dai Baschi Verdi insieme al personale dell’Ispettorato della tutela della qualità e della repressione delle frodi dei prodotti agroalimentari.

I controlli della Guardia di Finanza

Lavoratori in nero e articoli contraffatti

Durante i controlli, sono stati individuati tre lavoratori completamente in nero (due nella zona di via Piave e uno nel centro storico), e sono state contestate mancanze nel rilascio di scontrini e ricevute fiscali a 15 esercizi commerciali (nove in terraferma, sempre nella zona di via Piave, e sei nel centro storico).

In un negozio a Mestre, che offre anche servizi di trasferimento di denaro, i finanzieri hanno sequestrato numerosi articoli contraffatti di marchi rinomati nel settore dell'elettronica, dell'occhialeria, anelli e bracciali. Inoltre, sono stati trovati diversi documenti di identità che erano stati segnalati come smarriti in passato.

Infine, sono stati effettuati controlli, in collaborazione con la Polizia locale, sulle strutture ricettive extralberghiere. Questi controlli hanno portato all'individuazione di un cittadino extracomunitario che gestisce ben tre strutture, con redditi dichiarati negli ultimi tempi particolarmente bassi, per i quali sono stati avviati approfondimenti fiscali specifici.

Il Governatore Zaia: "Un grazie alle Fiamme Gialle per l’ottimo lavoro”

Il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, si è congratulato e ha ringraziato la Guardia di Finanza per il lavoro svolto.

“La Guardia di Finanza di Venezia ha messo a segno una bella operazione contro la contraffazione di articoli artigianali e la messa in circolo di alimenti non conformi alle norme, sia a Venezia che a Mestre. Complimenti e grazie alle Fiamme Gialle per l’ottimo lavoro”.

“Le produzioni fasulle – aggiunge – sono un grave vulnus per il buon nome del nostro artigianato di qualità e per i tanti commercianti onesti che rispettano la legge e i consumatori. Addirittura peggiore – conclude il Presidente – il fatto che ci siano in giro prodotti alimentari non regolari. In questo caso, l’assenza delle indicazioni sugli allergeni avrebbe potuto causare danni anche gravi alla salute”.

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