Sequestrate 81 tonnellate di pellet, il combustibile era pericoloso e contaminato dal piombo
Il carico contraffatto è stato individuato dagli ufficiali dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e dai militari della Guardia di Finanza di Venezia
Nel corso di controlli effettuati presso il Porto Industriale e Commerciale di Marghera, gli ufficiali dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e i militari del II Gruppo della Guardia di Finanza di Venezia hanno proceduto al sequestro di 81 tonnellate di pellet di legno.
Sequestrate 81 tonnellate di pellet contaminato dal piombo
Il carico individuato al Porto Industriale e Commerciale di Marghera ha immediatamente sollevato dubbi sulla sua provenienza e sull'etichettatura.
La merce presentava un'etichetta che dichiarava una classe di qualità superiore, mirando a garantire una maggiore fiducia da parte del consumatore. Ma ulteriori ispezioni e analisi dettagliate hanno rivelato la presenza ingannevole del marchio registrato di un noto ente certificatore sulla merce. Inoltre, è stato scoperto che il pellet era contaminato da una quantità di piombo nettamente oltre i limiti consentiti, comportando gravi rischi per la salute e l'ambiente.
Il rappresentante legale della società importatrice è stato denunciato per contraffazione di marchi, frode e immissione in commercio di prodotti pericolosi, con guadagni illeciti stimati intorno ai 40.000 euro.
L'azione volta a contrastare la diffusione di prodotti non conformi agli standard di sicurezza gioca un ruolo cruciale nella protezione dei consumatori e nella promozione di un mercato competitivo per gli operatori economici onesti. Questa iniziativa assume un'importanza particolare, considerando che l'Italia si colloca tra i principali consumatori e importatori di pellet da riscaldamento a livello globale, mentre la produzione interna non è sufficiente a soddisfare la crescente domanda.