Venezia

"Se non mi fate lavorare in questo albergo farete una brutta fine": deunciato 30enne

L'uomo ha minacciato le impiegate della reception e la direttrice della stessa struttura, al fine di farsi assumere come dipendente.

"Se non mi fate lavorare in questo albergo farete una brutta fine": deunciato 30enne
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Un 30enne si era recato in un noto albergo del centro storico di Venezia e aveva minacciato le impiegate della reception e la direttrice nella speranza di ottenere un posto di lavoro.

Le minacce al personale

I Carabinieri del Nucleo Natanti di Venezia, al compimento di una serie di accertamenti e dopo aver raccolto le testimonianza di alcuni dei dipendenti di un noto albergo del centro storico cittadino, hanno denunciato un 30enne pachistano, domiciliato a Venezia, per il reato di tentata estorsione ai danni della stessa struttura ricettiva.

L’uomo, non nuovo a tale tipo di episodi e con diversi precedenti di polizia, per circa una settimana, si è recato più volte in un hotel del sestiere di Cannaregio ed utilizzando toni accesi, cercando in alcuni casi anche il contatto fisico, ha minacciato le impiegate della reception e la direttrice della stessa struttura, al fine di farsi assumere come dipendente. Tra le varie minacce l'uomo ha affermato: "Se non mi fate lavorare in questo albergo farete una brutta fine"

Ha cercato di forzare l'ingresso

A nulla sono valse le risposte delle impiegate che, in tutti i modi, hanno cercato di far capire all’uomo che la struttura alberghiera fosse al completo di personale e che, a causa del “Coronavirus” la clientela ed il volume di lavoro fossero calati di parecchio. Il cittadino extracomunitario non volendo sentire ragioni, in alcuni casi, ha addirittura cercato di forzare l’ingresso dell’hotel, che i dipendenti della struttura, vista la situazione che si era venuta a creare giorno dopo giorno, avevano chiuso in via precauzionale.
Considerata la forte insistenza dell’uomo e la stato di agitazione di dipendenti e clienti, la direttrice ha richiesto l’intervento dei Carabinieri -tramite il 112- i quali, dopo aver raccolto testimonianze e filmati, lo hanno individuato, condotto in caserma perché irregolare sul territorio nazionale e successivamente denunciato per tentata estorsione.

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