Scoperto a Jesolo un bazar in cui si vendevano giocattoli e peluche pericolosi
Ma l'intervento delle Fiamme gialle non finisce qui: in totale sono stati sequestrati in tutto il Veneziano più di 120mila articoli in vendita in diversi negozi...
Uno crede di comprare un pupazzetto, un giocattolino, da regalare al proprio figlio, o al figlio di qualche amico o parente. E poi si ritrova tra le mani un oggetto pericoloso per la salute del piccolo. Può capitare, purtroppo, anche se non dovrebbe. E in questo senso la recente operazione della Guardia di Finanza di Venezia è davvero una "manna dal cielo". Le Fiamme gialle, infatti, hanno messo a segno un importante intervento a macchia di leopardo su tutto il territorio del Veneziano, andando a colpire diverse attività commerciali.
Attività nelle quali si vendevano prodotti, i più disparati, ma non conformi con le regole previste in Italia in materia di sicurezza. Parliamo, appunto, di giocattoli e peluche a Jesolo, di cancelleria a Chioggia, di decorazioni natalizie nel Miranese, di bigiotteria a Mestre, di vestiti a Venezia tra Cannaregio e San Marco... Insomma di tutto e di più. Ma andiamo a vedere nel dettaglio il risultato di tale operazione dei baschi verdi.
Scoperto a Jesolo un bazar in cui si vendevano giocattoli e peluche pericolosi
In occasione dei giorni dedicati al “Black Friday” e nell’imminenza delle festività Natalizie, la Guardia di Finanza di Venezia ha eseguito diverse attività, su tutto il territorio della provincia, finalizzate al contrasto dell’illecito commercio di prodotti “non sicuri” o “irregolari”, procedendo al sequestro, solo nello scorso week end, di oltre 53.000 prodotti non sicuri, a cui si sommano quelli sequestrati nelle scorse settimane in occasione di specifici servizi di intensificazione, per un totale di circa 120.000 articoli di bigiotteria, accessori d’abbigliamento, cancelleria, giocattoli e decorazioni natalizie, privi delle indicazioni previste dal Codice del Consumo.
Più nel dettaglio, grazie ad una costante azione di controllo economico del territorio attuata in centro storico dai finanzieri del 1^Nucleo Operativo Metropolitano di Venezia, sono stati individuati tre punti vendita di articoli di bigiotteria, tra Cannaregio e San Marco, riconducibili ad una società amministrata da una cittadina cinese presso i quali erano posti in vendita i numerosi articoli “non sicuri” sequestrati.
Nei confronti della cittadina extra-comunitaria sono state accertate violazioni amministrative punibili con sanzioni che vanno da un minimo di € 516,00 ad un massimo di € 25.823,00 per ognuno dei punti vendita individuati.
Nelle scorse settimane, invece, i finanzieri del 2° Nucleo Operativo Metropolitano hanno individuato un esercizio commerciale nei pressi della stazione di Mestre, gestito da cittadino bengalese, all’interno del quale sono stati rinvenuti oltre 24.000 articoli di bigiotteria e cancelleria privi dei requisiti di sicurezza.
Anche nel Miranese, i Baschi Verdi hanno sequestrato, presso 2 esercizi commerciali gestiti da cittadini di nazionalità cinese, oltre 36.000 articoli tra decorazioni natalizie, articoli per la casa e di cancelleria, privi dei requisiti necessari.
A Chioggia si è provveduto al sequestro di oltre 4.100 articoli di cancelleria non sicuri, mentre a Jesolo sono stati sequestrati 2000 articoli non sicuri tra giocattoli e peluche privi delle indicazioni di sicurezza obbligatorie.
L'attività dei finanzieri, estesa a tutto il territorio provinciale, s’inquadra nell’ambito della costante azione del Corpo rivolta alla tutela del mercato dei beni e dei servizi e al contrasto della diffusione di prodotti non conformi rispetto agli standard di sicurezza, così contribuendo a garantire l’efficace protezione dei consumatori in un mercato competitivo, ove gli operatori economici onesti possano beneficiare di condizioni eque di libera e leale concorrenza.