Santa Maria di Sala, muore in moto l’ex calciatore Andrea Molin: aveva 63 anni
L'incidente lungo la Noalese: la moto travolta da un'auto che svoltava. L'ex bomber era amatissimo nel calcio dilettantistico veneto

Grave incidente nel tardo pomeriggio di domenica 3 agosto lungo via Noalese, a Caselle di Santa Maria di Sala, dove una moto e un'automobile si sono scontrate violentemente. A perdere la vita è stato Andrea Molin, 63 anni, conosciutissimo nell’ambiente del calcio dilettantistico del miranese e padovano, dove per trenta anni ha calcato i campi di provincia segnando gol e vincendo campionati, fino ad arrivare in Serie D.
L’impatto è avvenuto attorno alle 16. Secondo le prime ricostruzioni, una vettura stava svoltando verso un’abitazione lungo un rettilineo quando ha tagliato la strada alla moto su cui viaggiava Molin. Lo scontro è stato violento: il motociclista è stato sbalzato di sella ed è finito sull’asfalto. I sanitari del Suem 118 hanno tentato a lungo di rianimarlo, ma per lui non c’è stato nulla da fare. La strada è rimasta chiusa per ore per permettere i rilievi dei carabinieri del radiomobile. L’automobilista, ferito lievemente, è risultato negativo all’alcol test.
Il cordoglio del mondo del calcio: “Ne abbiamo fatte tante insieme”
La notizia della morte di Andrea Molin, detto “Bomber”, ha fatto il giro dei campi di calcio dilettantistici in poche ore. L’ex attaccante – che aveva trasmesso la passione al figlio Mattia, anche lui calciatore – era noto non solo per i successi sportivi ma anche per la sua umanità.
“L’amministrazione comunale, assieme al mondo del calcio salese, si stringe alla famiglia di Andrea – ha scritto il sindaco Alessandro Arpi – era una persona sempre sorridente e amante del suo sport”.
Commosso il ricordo di Sandro Lazzarini, direttore sportivo dello Zianigo Calcio e amico di vecchia data:
“Abbiamo vissuto tante battaglie insieme in campo. L’avevo portato con me a Villanova negli anni 2000, abbiamo vinto insieme un campionato nel 2005-2006. Era un amico vero, divertente, buono, un grande uomo”.
Molin, che lavorava alla Pagin di Campodarsego prima della pensione, aveva conseguito anche il patentino da allenatore, guidando squadre di terza categoria, come il Vetrego. Lascia più figli, alcuni avuti dal primo matrimonio. La comunità lo ricorda con affetto, con un solo pensiero che si ripete tra chi l’ha conosciuto: “Ci mancherai, Bomber”.