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San Donà di Piave, arrestata 25enne albanese: era una pericolosa ricercata per traffico di droga

Il controllo dei Carabinieri è scattato nel pomeriggio di giovedì scorso in via Baron.

San Donà di Piave, arrestata 25enne albanese: era una pericolosa ricercata per traffico di droga
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San Donà di Piave. Arrestata 25enne albanese ricercata per associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti.

San Donà di Piave, arrestata 25enne albanese: era una pericolosa ricercata per traffico di droga

Nel pomeriggio di giovedì 3 novembre 2022, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile del N.O.R. della Compagnia di San Donà di Piave, durante il servizio di controllo del territorio per la prevenzione e la repressione dei reati, hanno proceduto al controllo di due persone, un uomo e una donna, nei pressi della locale stazione ferroviaria, in via Baron.

Da un controllo alla banca dati delle forze dell’ordine è emerso che a carico della donna, una 25enne albanese domiciliata a Bologna ma di fatto senza fissa dimora, pendeva un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per il reato di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope.

I militari, dopo essersi assicurati della certa identificazione della donna attraverso la sottoposizione a rilievi dattiloscopici, hanno quindi notificato il provvedimento emesso il 25 febbraio scorso dal G.I.P. del Tribunale Ordinario di Trento. La giovane avrebbe fatto parte di un’organizzazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti composta da soggetti di varie nazionalità e disarticolata a seguito di mirata attività d’indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Trento che aveva portato all’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 32 persone.

La donna è stata quindi trasferita presso la casa circondariale femminile di Venezia-Giudecca a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. La costante attività di controllo del territorio dell’Arma mira al contrasto e alla repressione dell’illegalità diffusa attraverso il monitoraggio delle aree ritenute di maggiore esigenza preventiva anche attraverso il rapporto di fiducia e di collaborazione con il cittadino.

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