Carabinieri

Ritrovate dopo 30 anni a Napoli due statue dei fratelli Morosini trafugate a San Clemente

Le sculture, del valore di circa 90mila euro, erano in possesso di un noto antiquario napoletano

Ritrovate dopo 30 anni a Napoli due statue dei fratelli Morosini trafugate a San Clemente
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Le opere verranno riconsegnate alla Chiesa di San Clemente domani 3 ottobre 2023, dopo 30 anni.

Statue dei fratelli Morosini trafugate a San Clemente

Le due sculture raffiguranti “La Morte Alata”, databili al XVII Secolo, rubate nel 1992 dal monumento funebre dedicato ai fratelli Pietro e Lorenzo Morosini all’interno della Chiesa di San Clemente dell’omonima isola di Venezia, saranno restituite dal Comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Napoli, Capitano Massimiliano Croce, ai legali rappresentanti della società che attualmente gestisce l’isola.

La cerimonia di consegna avverrà domani martedì 3 ottobre 2023 alle ore 18.00, all’interno della Chiesa dell’Isola di San Clemente, alla presenza del Sindaco di Venezia dott. Luigi Brugnaro, del Soprintendente dott. Fabrizio Magnani e del Funzionario dott. Devis Valenti della Soprintendenza A.B.A.P. per il Comune di Venezia e Laguna, del Comandante Provinciale dei Carabinieri di Venezia Gen. Nicola Conforti e di altre autorità civili, militari ed ecclesiastiche.

Ritrovate dopo 30 anni a Napoli

L’attività d’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli, trae spunto da un accertamento eseguito dagli uomini del Nucleo TPC di Napoli a carico di un noto antiquario napoletano, nel corso del quale venivano individuate e successivamente sottoposte a sequestro le sculture in questione, del valore di circa 90.000 euro.

Il commerciante è stato deferito in stato di libertà alla Procura partenopea per il reato di ricettazione di beni culturali. Altre due sculture in pietra, riconducibili allo stesso furto, erano state recuperate lo scorso anno dal Nucleo TPC di Firenze.

Per il riconoscimento delle opere di fondamentale importanza si è rivelata la collaborazione con la Soprintendenza di Venezia, nonché la consultazione della Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti gestita dal Comando TPC, la più grande del mondo con oltre 1.3 milioni di file relativi a beni da ricercare e circa 7 milioni di eventi criminosi connessi al patrimonio culturale.

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