Richiede protezione internazionale ma poi si mette a vendere morte
La sua perquisizione ha permesso di rinvenire due involucri che contenevano rispettivamente 28 dosi di eroina, per un peso lordo di 10 grammi circa, e 15 dosi di cocaina.
Nel corso del tardo pomeriggio del 10 marzo, militari dell’Aliquota Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di San Donà di Piave (VE), nel corso di uno specifico servizio volto al contrasto dello smercio di sostanze stupefacenti, hanno tratto in arresto S.E., 23enne nigeriano richiedente protezione internazionale, disoccupato e senza fissa dimora con un precedente di polizia per ricettazione, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Richiede protezione internazionale ma poi spaccia
L’uomo è stato notato giungere in treno alla locale stazione ferroviaria ed è stato seguito sino alla via Boccaccio dove i militari, visto il suo atteggiamento sospetto, hanno deciso di fermarlo e controllarlo.
La sua perquisizione ha permesso di rinvenire due involucri che contenevano rispettivamente 28 dosi di eroina, per un peso lordo di 10 grammi circa, e 15 dosi di cocaina, per un peso lordo di 5 grammi, tutte confezionate con cellophane termosaldato, per un valore complessivo di mercato, al dettaglio, di circa 1.000 euro. Sequestrati anche due cellulari con relative SIM Card. L’interessato è stato quindi dichiarato in stato di arresto.
Questa mattina verrà celebrata l’udienza di convalida con rito direttissimo presso il Tribunale di Venezia così come disposto dall’Autorità Giudiziaria nella persona del P.M. della Procura della Repubblica lagunare, Dott.ssa Paola Tonini.
L’attività dell’Arma mira, senza soluzione di continuità, a contrastare i fenomeni di microcriminalità diffusa per accrescere la sicurezza percepita da parte dei cittadini.