Quartiere Piave

Rapine di notte a Mestre, arrestati in sette: hanno commesso più di 10 aggressioni a passanti

I responsabili sono stati individuati grazie alle registrazioni delle videocamere di sorveglianza pubblica e alle testimonianze dei cittadini

Rapine di notte a Mestre, arrestati in sette: hanno commesso più di 10 aggressioni a passanti
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La Polizia di Stato di Venezia ha eseguito sette ordinanze di custodia cautelare emesse dal Tribunale di Venezia nei confronti di sette persone accusate di rapina aggravata. Dei responsabili, con precedenti penali e provenienti dall'estero e senza fissa dimora, cinque sono stati mandati in carcere, mentre due hanno ricevuto divieto di dimora nella regione del Veneto.

Aggredivano i passanti di notte, sette arresti a Mestre

Sono sette gli individui accusati di più di dieci rapine aggravate nel quartiere Piave di Mestre.

Le indagini condotte dalla Procura della Repubblica di Venezia hanno raccolto prove significative contro di loro: gli accusati agivano soprattutto durante la notte, spesso contro persone che uscivano dal lavoro, minacciandole e talvolta ferendole con armi da taglio.

Le indagini si sono basate su registrazioni di videocamere di sorveglianza pubblica e sulle testimonianze dei cittadini che avevano assistito alle rapine.

Questo successo investigativo è il risultato di un'intensa attività condotta nel Quadrilatero di Via Piave dalla Squadra Mobile, con il supporto di altri uffici e commissariati della Questura. Precedentemente, questa attività aveva portato all'arresto di altri 18 individui responsabili di traffico di droga e altri crimini.

La Squadra Mobile della Questura di Venezia

I complimenti del Governatore Zaia

Il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha espresso i suoi complimenti agli inquirenti e alle forze dell’ordine, che sono riusciti a far luce su questa lunga serie di rapine:

“Dieci rapine, accompagnate anche da comportamenti violenti, avevano messo in allarme la popolazione residente nel cosiddetto quadrilatero di Via Piave a Mestre. Grazie alla Procura della Repubblica di Venezia e alla Polizia di Stato, che hanno saputo, con pazienza e capacità investigative, individuare coloro che sono ritenuti colpevoli dei reati, e non era facile, emettendo sette misure cautelari”.

“Su questa area di Mestre – aggiunge Zaia – le Forze dell’Ordine hanno da tempo puntato i loro fari investigativi e i risultati si sono visti e si stanno vedendo. Chi delinque, qui come altrove, deve sapere che la legalità non si arrende mai”.

Sulla vicenda ha espresso la propria soddisfazione e il proprio ringraziamento alle forze dell'ordine anche il presidente di Confcommercio Venezia, Massimo Gorghetto:

"Quando le autorità chiudono questo tipo di operazioni sul fronte sicurezza per le persone e i quartieri, ci sente sempre bene, si avverte un sentimento di protezione e di sostegno. Anche noi per la nostra parte continueremo a fare il massimo affinché la legalità e la vivibilità dei luoghi vincano sempre".

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