Nella notte tra domenica 19 e lunedì 20 ottobre 2025, una banda di ladri ha portato a termine un colpo che ha coinvolto la Rc Orologi di Mestre.
Rubati Rolex e la cassaforte in pochi minuti
Come si può vedere dalle telecamere di videosorveglianza, il furto è durato pochi minuti e i responsabili erano ben organizzati. Infatti, poco prima delle 4 di mattina, la porta d’ingresso del negozio in via Poerio 22 è stata divelta con una specie di divaricatore.
Da quel momento, i cinque ladri hanno potuto agire indisturbatamente, potendo prendere tutto quello che volevano e così hanno fatto.
In particolare, il negozio si occupa di orologi di secondo polso che, una volta nelle mani del titolare Riccardo Contessa, vengono restaurati e riportati alla bellezza originale.
Di fatto, come possiamo vedere in diversi video girati all’interno del punto vendita, erano presenti moltissimi Rolex e altri orologi di lusso.
Rapina da professionisti
Il furto è stato un brutto colpo per il titolare. Infatti, non si sa ancora a quanto ammonti la refurtiva portata via, ma sicuramente supera qualche decina di migliaia di euro.
Non sono serviti a nulla l’allarme e il fumogeno antifurto. Infatti, mentre quattro dei ladri svuotavano il negozio, l’altro rimaneva sulla porta a fare da palo. Inoltre, secondo il proprietario, sarebbero riusciti a trasportare la cassaforte appoggiandola su delle rotelle, in modo da non dover perdere tempo scassinandola lì.
Tutto fa pensare a una banda di professionisti e, secondo il titolare, sarebbe la stessa che sta colpendo diverse gioiellerie in tutta Italia.
La Polizia, assieme alla scientifica, ha analizzato la scena del crimine e ha avviato le indagini per scovare i colpevoli. Tuttavia, il titolare ha voluto avvisare i clienti che è costretto a chiudere temporaneamente il negozio, ma ha anche dichiarato che non sa se potrà andare avanti con l’ansia che possa riaccadere.
Inoltre, Rc Orologi era stato l’obbiettivo di un’altra tentata rapina nel 2024, ma in quel caso il ladro, dopo aver provato a sfondare la vetrina con un tombino, si era arreso dileguandosi.