A Portogruaro

Ragazzi aggrediti e rapinati da una baby gang, individuati i responsabili

La Questura di Venezia ha emesso sei misure di prevenzione nei confronti di un maggiorenne e di cinque minorenni

Ragazzi aggrediti e rapinati da una baby gang, individuati i responsabili
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La scorsa settimana, il Commissariato di Pubblica Sicurezza e la Stazione Carabinieri di Portogruaro hanno notificato sei misure di prevenzione nei confronti di un maggiorenne e cinque minorenni responsabili di aggressioni ai danni di altri coetanei.

Ragazzi aggrediti e rapinati da una baby gang, individuati i responsabili

I soprusi e le angherie nei confronti dei coetanei sono avvenuti principalmente in luoghi di aggregazione frequentati da studenti adolescenti, nel comune di Portogruaro.

Per i sei responsabili, cinque minorenni e un maggiorenne, il Questore di Venezia ha emesso sei misure di prevenzione, in seguito alle indagini di Polizia Giudiziaria svolte dalla Stazione dei Carabinieri e dal Posto di Polizia Ferroviaria di Portogruaro.

In particolare, i Carabinieri hanno notificato un Foglio di Via Obbligatorio dal Comune di Portogruaro, della durata di due anni, a un maggiorenne, oltre a due Avvisi Orali e due divieti di accesso e stazionamento per ragioni di sicurezza della durata di un anno a quattro minori.

Il Commissariato di P.S. di Portogruaro ha inoltre notificato un Avviso Orale del Questore a un minorenne residente in un comune del sandonatese, coinvolto in fatti accertati dalla Polizia Ferroviaria portogruarese.

Queste misure, volute dal Questore di Venezia, dott. Gaetano Bonaccorso, rappresentano una risposta decisa verso chi, pur giovane, agisce violando principi di libertà e rispetto delle leggi. Sebbene di carattere amministrativo, tali provvedimenti limitano la libertà di movimento, con l'obiettivo primario di tutelare i minori, inclusi gli stessi autori dei reati, affinché riflettano sui valori fondamentali del rispetto delle regole e degli altri.

Baby gang rapinava ragazzini alla fermata dei bus, fermati 5 minorenni

Di recente anche a Treviso i Carabinieri, nell'ambito di indagini dirette dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Venezia, hanno individuato e denunciato i cinque responsabili, tutti minorenni, di rapine ai danni di coetanei commesse nel centro del capoluogo della Marca negli ultimi mesi.

La baby gang aspettava le vittime all'uscita da scuola, alla fermata dei bus per accerchiarle e rapinarle. Il bottino dei giovanissimi consisteva spesso in felpe, cinture e scarpe griffate, sottratte alle vittime.

Zaia: "Un fenomeno da contrastare e disincentivare"

In merito alle due operazioni delle forze dell’ordine che hanno individuato e denunciato a Treviso un'organizzazione composta da cinque giovanissimi accusati di aver compiuto nei mesi scorsi una serie di rapine ai danni di coetanei nelle vicinanze delle scuole cittadine e che hanno notificato sei misure di prevenzione nei confronti di un maggiorenne e cinque minorenni, per episodi di bullismo e soprusi ai danni di coetanei, avvenuti a Portogruaro, il Presidente Zaia si è congratulato:

“Ringrazio i Carabinieri di Treviso, quelli di Portogruaro e la Polizia, la Procura e la Questura competenti per gli interventi effettuati a seguito di imprese ben poco edificanti compiute da baby gang a Treviso e Portogruaro, che di certo non rappresentano la stragrande maggioranza dei nostri giovani, seri, onesti, volonterosi, ma che stanno diventando un po’ ovunque un problema da affrontare e un fenomeno da contrastare e disincentivare”.

“L’attenzione posta da inquirenti e forze dell’ordine a questo fenomeno dei giorni nostri – aggiunge il Governatore – è una risposta necessaria e concreta a chi, anche con tutti i limiti riconoscibili nella giovane età, compie veri e propri reati, soprattutto a danni di inermi coetanei. E’ a loro, alla stragrande maggioranza di ragazzi in gamba, che società e Istituzioni devo rivolgere le loro attenzioni, anche per evitare il rischio che nell’immaginario collettivo si possa fare di tutta un’erba un fascio nel guardare alle giovani generazioni”.

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