Quarto d'Altino: arrestato un uomo di 64 anni che nascondeva in casa un latitante

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E' stato sottoposto agli arresti domiciliari Cantiello Arcangelo, classe 1956 e residente a Quarto d'Altino: a lui, è imputato il reato di favoreggiamento personale in quanto avrebbe favorito la latitanza di Puca Lorenzo, nascostosi nel veneziano per sfuggire ai controlli antimafia.

Di cosa si tratta

L'operazione "Antemio" che si è conclusa oggi era stata portata avanti dall’ottobre 2016 al gennaio 2019, nel corso di una articolata manovra investigativa condotta dal Reparto Anticrimine di Napoli, in ordine a un datato rapporto tra la famiglia Cesaro, noti imprenditori di Sant’Antimo, e il clan Puca, riscontrando il narrato di numerosi collaboratori di giustizia, con riferimento a interessi e a partecipazioni del sodalizio mafioso nel centro polidiagnostico “Igea” e nella galleria commerciale “Il Molino”, entrambi con sede a Sant’Antimo, risultate essere società di fatto tra i Cesaro (formali titolari) e il capoclan Puca Pasquale. A Quarto d'Altino si nascondeva proprio un congiunto del capoclan, Puca Lorenzo, che aveva trovato rifugio nel veneziano, dove cercava di sfuggire al controllo delle Forze dell'Ordine.  

I sequestri

Contestualmente ai provvedimenti restrittivi disposti per i soggetti denunciati, è stato notificato anche un decreto di sequestro preventivo di beni mobili ed immobili per un valore stimato di 80 milioni di euro. Si tratta di 194 unità, tra civili abitazioni, uffici, magazzini, autorimesse, nonché di 27 terreni (tutti ubicati tra le province di Napoli, Caserta, Frosinone e Cosenza), 9 società e 3 quote societarie, 10 autoveicoli e 44 rapporti finanziari. Tra i beni immobili spicca la galleria commerciale di Sant’Antimo “Il Molino”, con oltre 90 locali adibiti ad esercizi commerciali ed uffici. 

 

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