Pusher tunisino 29enne sbarca dall'aereo e finisce dritto in carcere

Appena ha messo piede fuori dall'aereo che l'aveva trasportato dal suo Paese d'origine a Malpensa, per lui sono scattate le manette.

Sbarca dall'aereo e finisce in carcere

Domenica 24 gennaio, i poliziotti dell’Aeroporto Malpensa, hanno tratto in arresto M.W., tunisino di 29 anni, destinatario di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla Procura della Repubblica presso del Tribunale di Venezia, provvedimento riconducibile ad una complessa attività di indagine condotta, negli ultimi mesi, dal settore Anticrimine del Commissariato di P.S. di Mestre della Questura di Venezia.

In particolare, nell’ambito del monitoraggio e contrasto del fenomeno dello spaccio che la squadra investigativa sta conducendo da mesi nel Quartiere Piave di Mestre, sono stati raccolti numerosi indizi di colpevolezza a carico di M.W. individuato quale referente di un’attività di spaccio in concorso con B.A., un ventenne tunisino. I due gestivano la vendita di circa 60 grammi al giorno tra cocaina ed eroina, con un guadagno approssimativo di 1000 euro al giorno.

Nell’agosto del 2020 è stato emesso il provvedimento restrittivo a carico dei due soggetti: B.A. è stato immediatamente fermato e condotto in carcere a Venezia dai poliziotti del Commissariato mentre M.W. all’epoca non è stato rintracciato perché nel frattempo ritornato in Tunisia, venendo per l’appunto arrestato domenica scorsa in Aeroporto a Malpensa appena sbarcato nuovamente in Italia e condotto nella Casa Circondariale di Busto Arsizio (VA).

Il positivo esito dell’indagine rappresenta il frutto della costante attività di monitoraggio e contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti che i poliziotti del Commissariato di Mestre stanno conducendo senza sosta mettendo in campo un rilevante numero di operatori impiegati sia sul campo della prevenzione che su quello della repressione.