Beccati dalla Polizia di Stato

Pusher tecnologici si accordavano con gli acquirenti tramite lo smartphone

Nell’appartamento utilizzato dai due cittadini albanesi, al termine della perquisizione, è stato rinvenuto e sequestrato materiale usato per il confezionamento di sostanze stupefacenti, diversi bilancini di precisione, 31 grammi di cocaina in 25 dosi già confezionate e circa 4 mila euro in contanti.

Pusher tecnologici si accordavano con gli acquirenti tramite lo smartphone
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La Polizia di Stato di Venezia ha interrotto un mercato della droga che si era formato nei pressi di Corso del Popolo a Mestre arrestando due cittadini albanesi, B.M. classe 99 e M.A. classe 2001 entrambi con precedenti di spaccio di sostanze stupefacenti.

Pusher tecnologici si accordavano con gli acquirenti tramite lo smartphone

Gli uomini del Commissariato di Mestre, dopo circa una settimana di appostamenti, effettuati tra le vie adiacenti di Corso del Popolo, hanno osservato un’intensa attività di spaccio in forma itinerante che avveniva in particolare tra via Roma, via Napoli e via Genova, con alcune incursioni anche nella vicina via Kolbe.

I due soggetti avevano creato un sistema collaudato per il quale venivano contatti dagli assuntori di stupefacenti via telefono al fine di stabilire ora e luogo dello scambio, nonché la quantità della sostanza, permettendo scambi discreti e fulminei.

Gli agenti del Commissariato, dislocati su vari punti di osservazione, con la partecipazione attiva di qualche cittadino, dopo giorni di appostamenti hanno smascherato il sistema usato dagli stranieri per vendere la droga osservando così direttamente i diversi incontri tra clienti e spacciatori.

Gli investigatori sono giunti agli arresti di giovedì dopo aver pedinato e osservato uno degli spacciatori, il quale, dopo aver terminato la sua attività di spaccio, si era tranquillamente concesso un aperitivo in un bar di Corso del Popolo. Ed è proprio in questa circostanza che gli agenti hanno sorpreso il soggetto, arrestandolo e procedendo successivamente a fare irruzione all’interno del suo appartamento, dove le indagini avevano portato a ritenere che il fermato svolgesse la sua attività illecita in concorso con un suo connazionale, il quale, difatti, veniva trovato in casa.

Nell’appartamento utilizzato dai due cittadini albanesi, al termine della perquisizione, è stato rinvenuto e sequestrato materiale usato per il confezionamento di sostanze stupefacenti, diversi bilancini di precisione, 31 grammi di cocaina in 25 dosi già confezionate e circa 4 mila euro in contanti.

L’arresto è stato convalidato dal G.I.P. che ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari per entrambi i soggetti.

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