VIOLENZA DI GENERE

Prima l'inseguimento in auto, poi i colpi di pistola contro la finestra: stalker semina il panico

Si tratta di un 37enne moldavo residente a Mestre

Prima l'inseguimento in auto, poi i colpi di pistola contro la finestra: stalker semina il panico
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Il pedinamento in auto con un’arma a salve. Attimi di terrore. Poi un altro gesto folle: l'uomo esplode all’indirizzo della tapparella di una finestra dell'abitazione dell'ex un colpo ad aria compressa.

Prima l'inseguimento in auto, poi i colpi di pistola contro la finestra: stalker semina il panico

La Polizia di Stato di Padova ha dato esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le indagini preliminari di Padova su richiesta della Procura della Repubblica nei confronti di un 37enne moldavo residente a Mestre ma dimorante a Padova, gravemente indiziato di atti persecutori, violenza privata, danneggiamento, porto in luogo pubblico di oggetti atti all’offesa.

Già destinatario di una precedente ordinanza che ne disponeva il divieto di avvicinamento all’ex compagna convivente, l’uomo, nella scorsa giornata di sabato, ha posto in essere ulteriori condotte di minaccia nei confronti della donna, pedinandola e poi inseguendola a bordo della propria auto, effettuando una pericolosa manovra di sorpasso allo scopo di affiancarsi alla sua auto ed al contempo mostrare e puntare una pistola contro la stessa. Compiuta tale azione, l’uomo in un primo momento si dileguava, per poi, in serata, portarsi sotto l’abitazione della vittima ed esplodere un colpo con un’arma ad aria compressa, colpendo una tapparella (in corrispondenza della quale gli agenti hanno successivamente repertato un frammento metallico).

L’uomo è stato intercettato da una Volante della Polizia poco prima le 23 di sera. La perquisizione sulla sua persona e sulla sua autovettura ha consentito di rinvenire e sequestrare una pistola a gas con una scatola di pallini, nonché una pistola a salve priva di tappo rosso nascosta sotto il sedile del passeggero anteriore (evidentemente utilizzate in entrambi i citati episodi di minaccia).

I conseguenti e tempestivi accertamenti operati dagli agenti della Squadra Mobile hanno consentito mediante un’analisi del sistema di sorveglianza cittadino di riscontrare sia la presenza dell’auto del moldavo alle precedenti 22.30 nei pressi dell'abitazione dell'ex convivente – quindi la ragionevole attribuzione allo stesso dello sparo effettuato sulla tapparella dell'abitazione della donna–, sia i passaggi effettuati dalla medesima auto in coda a quella della vittima nel corso del precedente pomeriggio durante il riferito inseguimento.

Tali elementi hanno aggravato notevolmente la posizione dell’uomo, che già lo scorso agosto era stato destinatario di un provvedimento di divieto di avvicinamento alla propria ex, a cagione di plurime condotte di molestie e minacce commesse nei suoi confronti (anche di darle fuoco ed ucciderla), e per aver procurato danni alla sua auto (rendendola inservibile mediante versamento di un liquido nel serbatoio), ingenerando in lei un perdurante e grave stato di ansia e di paura.

Già allora aveva tentato con una serie di sorpassi e manovre pericolose di costringere la donna, alla guida del suo veicolo in tangenziale, ad accostare e fermarsi, non riuscendo nell'intento grazie al sopraggiungere dei poliziotti. Considerata l’elevata pericolosità dell’uomo, passato alla minaccia con l’uso di armi (benché a salve od aria compressa), l’Autorità Giudiziaria ha deciso per lui la più restrittiva delle misure.