A San Michele al Tagliamento

Prevenire incidenti sul lavoro, sospese 8 aziende per mancanza di protezioni contro le cadute nel vuoto

Intervento dei Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro: nel corso dei controlli sono state elevate sanzioni per un totale di 250mila euro

Prevenire incidenti sul lavoro, sospese 8 aziende per mancanza di protezioni contro le cadute nel vuoto
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Nell’ambito di un’operazione eseguita nella giornata di martedì 26 marzo 2024, in collaborazione tra i militari del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro, il personale dell’Ispettorato del Lavoro – Area Metropolitana di Venezia e del Comando Compagnia Carabinieri di Portogruaro, sono stati controllati quindici cantieri nella frazione Bibione di San Michele al Tagliamento. L’attività è stata svolta nell’ambito delle verifiche finalizzate a prevenire e reprimere i fenomeni dello sfruttamento del lavoro, di quello del sommerso e a verificare il rispetto della normativa sulla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori.

16 aziende con irregolarità nella sicurezza del posto di lavoro

Nel corso dei controlli dei Carabinieri, 16 aziende sono risultate irregolari sotto il profilo della sicurezza dei luoghi di lavoro.

Tra le violazioni riscontrate vi sono:

  • la mancanza delle visite mediche dei lavoratori;
  • l’omessa dotazione dei dispositivi di pronto soccorso;
  • l’omessa consegna dei tesserini di riconoscimento;
  • l’omessa formazione sulla sicurezza dei dipendenti;
  • l’omessa nomina degli addetti all’emergenza;
  • l’omessa dotazione di impianti antincendio;
  • la mancanza delle protezioni contro i rischi elettrici;
  • l’omessa redazione del Piano Operativo di Sicurezza;
  • il mancato rispetto delle disposizioni in materia di viabilità dei cantieri;
  • la non idoneità dei ponteggi.

Sospese 8 aziende per mancanza di protezioni contro le cadute nel vuoto

In particolare, poi, 8 delle 22 aziende controllate sono state sospese per violazioni relative alla mancanza delle protezioni necessarie per impedire le cadute verso il vuoto.

Tra i 45 lavoratori individuati, invece, uno è risultato non registrato (in nero) e due irregolari (con contratto di lavoro difforme all’effettivo svolgimento della prestazione).

Ai legali rappresentanti delle imprese irregolari sono stati notificati i provvedimenti di prescrizione, con i quali gli stessi sono stati intimati a ripristinare lo stato di regolarità dei cantieri.

Le relative violazioni potranno, quindi, essere comunicate alla Procura della Repubblica di Pordenone, in caso di mancata ottemperanza alle predette prescrizioni. Nel contesto sono state, inoltre, elevate sanzioni per un importo pari a 250.000 euro circa oltre che la diffida a regolarizzare la posizione del lavoratore in nero.

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