Precari aeroportuali in piazza a Mestre: "Siamo invisibili e senza futuro"
Il presidio è stato organizzato dalle sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil insieme a Ugl per dare voce ai lavoratori.
Addetti alla sicurezza, commesse, impiegati ai check-in, lavoratori, insomma, di tutte le tipologie (ma legati tutti all'ambito degli aeroporti) quelli che si sono dati appuntamento ieri, mercoledì 14 aprile 2021, per protestare in merito alle prospettive future, per alcuni, davvero preoccupanti.
Precari aeroportuali in piazza a Mestre: "Siamo invisibili e senza futuro"
Il nodo da sciogliere, infatti, sarebbe quello del periodo post ammortizzatori sociali, soprattutto per alcuni (come i lavoratori del settore del catering) che con tutta probabilità saranno molto penalizzati.
Tutti gli impiegati degli scali di Venezia, Verona e Treviso chiedono, in sostanza, delle garanzie per il loro futuro, appeso, momentaneamente, al sottile filo degli ammortizzatori sociali. Un filo troppo fragile per permettere di guardare avanti con ottimismo e serenità.
Il traffico passeggeri tra il 2019 e il 2020 è passato da 18 a 4,3 milioni. Venezia con 2.799.688 passeggeri ha perso il 75,8 per cento, Treviso, con 463.679 registra un -85,8 e Verona con un milione di passeggeri perde il 71,4 per cento di traffico.
Ieri, mercoledì 14, sono state le tre sigle Cgil, Cisl e Uil a organizzare la manifestazione in piazza a Mestre, insieme a Ugl.
Attualmente i lavoratori veneti impiegati negli aeroporti sono circa 8mila, molti dei quali con delle competenze professionali che difficilmente possono essere spese altrove. Se non dovesse essere confermato il blocco dei licenziamenti, con il calo del lavoro dovuto alla pandemia, si potrebbero verificare tagli pari al 30 per cento sul totale dei lavoratori.
In cantiere, secondo quanto detto dagli organizzatori, ci sarebbe un'altra manifestazione e la richiesta di un incontro con i vertici regionali.
Foto di copertina dal profilo Facebook Fisascat Cisl Verona.