Porto di Marghera, trovati 23 kg di cocaina in una nave cargo: sul mercato valgono 4 milioni di euro
La droga era nascosta in un borsone parzialmente immerso nell'acqua nel vano di una nave battente bandiera Maltese
L'operazione ha visto l'intervento dell’Ufficio di frontiera presso gli scali marittimo e portuale della Polizia di Stato e i militari del II Gruppo del Comando Provinciale Guardia di Finanza di Venezia in collaborazione con il personale della locale Agenzia delle Accise Dogane e Monopoli
Porto di Marghera, trovati 23 kg di cocaina in una nave cargo: sul mercato valgono 4 milioni di euro
L’Ufficio di frontiera presso gli scali marittimo e portuale della Polizia di Stato e i militari del II Gruppo del Comando Provinciale Guardia di Finanza di Venezia, nell’ambito dei consolidati controlli di frontiera, sicurezza e polizia doganale, attuati in collaborazione con il personale della locale Agenzia delle Accise Dogane e Monopoli, hanno sottoposto a sequestro un quantitativo di cocaina pari a 23 chili circa.
La sostanza è stata rinvenuta a bordo di una nave cargo battente bandiera maltese, proveniente dal Mar Nero, destinata al trasporto di rinfuse ed ormeggiata nel Porto Commerciale di Marghera, dopo aver toccato porti della Turchia e della Grecia.
L’attività trae origine da una segnalazione, pervenuta dal comando della motonave e relativa alla manomissione dello sportello di accesso ad un vano di ispezione impianti. Le ricerche degli operanti intervenuti hanno invece consentito di rinvenire, con il supporto delle unità cinofile, n. 22 panetti pari a circa 23 chili lordi di cocaina, abilmente occultati in un borsone parzialmente immerso nell’acqua ferruginosa depositatasi sul fondo del vano. Lo stupefacente, sottoposto ad immediato sequestro e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, se immesso sul mercato avrebbe generato proventi illeciti per oltre 4 milioni di euro.
Zaia ringrazia e si complimenta con le forze dell'ordine
“Un quantitativo enorme di cocaina, che se immesso sul mercato, non sarebbe stato soltanto causa di morte ma avrebbe generato anche proventi illeciti per milioni di euro- ha commentato il governatore del Veneto -Alla Polizia di Stato e alla Guardia di Finanza di Venezia, unitamente al personale dell’Agenzia delle Accise Dogane e Monopoli, vanno il mio ringraziamento e i miei complimenti per l’operazione portata a termine”.