Poliziotto libero dal servizio salva una bambina dall'annegamento a Jesolo
Non ci pensa due volte ed alle grida di aiuto corre a soccorrere una piccola bagnante

Poliziotto del Reparto anticrimine della Questura di Padova, libero dal servizio e a diporto a Jesolo con la famiglia ed il suo cane al guinzaglio, viene attirato dalle grida di una donna che invoca aiuto per la figlia che pareva annegare.
Lo slancio disinteressato
Ivan Francescon, giovedì scorso, 12 giugno, quando era circa l'una di pomeriggio, non ci ha pensato un attimo e, mollato il cane, si è tuffato per soccorrere la piccola:
"Ho sentito l'urlo e mi sono tuffato - ha raccontato al Corriere del Veneto - Non è stato facile poiché c'era molto vento ed io stesso non toccavo il fondale".
Qui di seguito, il videoservizio di Tv7, televisione del nostro gruppo editoriale Netweek:
Il soccorso in mare
La bambina di 10 anni, si saprà poi, in compagnia di una coetanea, si era buttata in acqua per giocare con i gonfiabili e la mamma che la vedeva comparire e sparire tra le onde, intuendo le difficoltà ha lanciato subito l'allarme.
Provvidenziale l'intervento del poliziotto che, una volta raggiunta, è riuscito a trascinarla a riva anche grazie all'aiuto di altri due bagnanti, tra cui il padre della bimba che l'ha riabbracciata in buone condizioni; i genitori hanno espresso la loro gratitudine a Ivan, promettendo di scrivere al commissariato di Jesolo per ringraziarlo ufficialmente.
I complimenti di Luca Zaia
Il bel gesto è passato presto di bocca in bocca, arrivando sino al presidente della Regione, Luca Zaia, che ha commentato:
“Senza quel poliziotto in riposo a Jesolo con la famiglia, il suo altruismo, la sua abitudine professionale a difendere la gente, forse oggi piangeremmo un’altra bambina morta in mare. Così non è. Ne siamo felici e altrettanto grati all’Agente Ivan Francescon, della Questura di Padova. La mamma della piccola grida aiuto, lui non esita e si tuffa per raggiungere la piccola. Lo fanno anche altri coraggiosi, ma non riescono a recuperarla. Lui sì, non mollando nemmeno quando l’acqua sommerge anche lui e la corrente rema contro – dice Zaia. Ivan ha così dimostrato che le donne e gli uomini delle forze dell’ordine, in realtà non sono mai fuori servizio, quanto meno non il loro cuore e il loro coraggio. Il piccolo figlio del poliziotto – conclude Zaia – lo ha chiamato ‘eroe’. Lo è per tutti".