Polizia di Frontiera

Perseguita e molesta la vicina di casa, poi tenta di investirla con l'auto

L'uomo, un cittadino straniero, è stato arrestato presso l'aeroporto Marco Polo

Perseguita e molesta la vicina di casa, poi tenta di investirla con l'auto
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L'Ufficio di Polizia di Frontiera di Venezia presso lo Scalo Aereo Marco Polo ha compiuto un importante arresto nei giorni scorsi durante i controlli sui passeggeri.

Perseguita e molesta la vicina di casa, poi tenta di investirla

Un cittadino straniero è stato detenuto in ottemperanza a un'ordinanza di custodia cautelare emessa a suo carico dal Tribunale di Padova.

La sua detenzione era necessaria a causa di una precedente condanna per atti persecutori, ai sensi dell'art. 612 bis del codice penale italiano, emessa nel luglio 2021 dal Tribunale di Padova. Questa condanna è scaturita da un comportamento violento e persecutorio tenuto dallo stesso individuo nei confronti di una vicina di casa, che ha subito molestie e minacce gravi. In un episodio particolarmente inquietante, l'uomo aveva tentato di investire la sua vicina con la propria auto.

La vittima aveva più volte denunciato l'uomo alle autorità, ma le misure cautelari precedentemente adottate, tra cui l'obbligo di presentarsi alla Polizia Giudiziaria e il divieto di avvicinamento alla persona offesa, erano risultate inefficaci. Questo è stato particolarmente preoccupante, poiché l'uomo viveva nelle immediate vicinanze dell'abitazione della vittima, mettendo così a rischio la sua incolumità.

Dopo essere stato sottoposto ad opportuna identificazione e controllo documentale, è emerso che il cittadino straniero doveva scontare una pena detentiva di 8 mesi di reclusione. Di conseguenza, al termine delle procedure necessarie, è stato associato alla Casa Circondariale di Santa Maria Maggiore di Venezia.

Controlli all'Aeroporto di Venezia

Questo arresto è solo uno degli episodi che evidenziano l'importante lavoro svolto dalla Polizia di Frontiera. Negli ultimi giorni, gli agenti hanno intensificato i controlli in risposta all'emergenza collegata al conflitto israelo-palestinese. Tra le attività più rilevanti, c'è stata l'esecuzione di un respingimento alla frontiera, ai sensi dell'art. 10 del Decreto Legislativo 286/98, nei confronti di un cittadino georgiano che è risultato inammissibile sul territorio nazionale. Questo individuo è stato rimpatriato nella giornata di sabato.

Inoltre, tre donne moldave sono state sottoposte a provvedimenti di respingimento a causa della mancanza di idonea documentazione e mezzi di sostentamento che giustificassero il loro ingresso sul territorio italiano. Queste tre donne sono state reimbarcate nella tarda serata di domenica su un volo diretto a Iasi, in Romania, città dalla quale erano partite.

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